Svolta nelle indagini per il sequestro a scopo di estorsione di Stefano Guidotti, il manager italiano residente a Mosca rapito in Russia tra la fine di giugno e l’inizio di luglio 2024 prima della liberazione da parte della polizia dopo circa 36 ore. Il Ros dei carabinieri e lo Sco della polizia, coordinati dalla pm della Dda di Bologna, Beatrice Ronchi, hanno arrestato per il sequestro un cittadino straniero, uzbeko, di 44 anni, residente nel Ravennate a partire dallo scoppio della guerra in Ucraina. Secondo quanto ha spiegato ai cronisti il procuratore capo facente funzioni di Bologna, Francesco Caleca, in conferenza stampa, l’uomo era l’ideatore del sequestro, avvenuto nel centro di Mosca il 28 giugno scorso. L’uomo, ha ricordato il procuratore, dopo il rapimento venne portato bendato in una località a 400 km dalla capitale, al confine con l’Ucraina. Guidotti venne liberato il giorno dopo dalle forze speciali russe. “Secondo l’ipotesi accusatoria che è stata validata dal gip, è responsabile o almeno ha avuto una parte importante nella realizzazione del sequestro a scopo di estorsione ai danni di Stefano Guidotti”, ha detto Caleca. L’arrestato, che deve rispondere dell’accusa di concorso in rapimento a scopo d’estorsione, era un consulente dell’azienda dove lavorava Guidotti in quell’area geografica.

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