Secondo la Dichiarazione di Inizio Attività l'ambulatorio poteva essere usato solo per visite specialistiche, non interventi

Non era autorizzato a effettuare interventi chirurgici di alcun tipo lo studio medico di Roma dove avrebbe dovuto operarsi di rinoplastica Margaret Spada, la 22enne morta lo scorso 7 novembre, al termine di tre giorni di agonia, dopo che aveva iniziato a sentirsi male dopo che nella clinica le era stata somministrata un’iniezione per l’anestesia locale. Il particolare è emerso durante l’indagine dei carabinieri del Nas, delegati dalla Procura della Repubblica di Roma per l’inchiesta. Nella Dia, dichiarazione d’inizio attività, presentata dallo studio nel 2009 alle autorità competenti per il rilascio delle autorizzazioni sanitarie, infatti, il titolare dell’ambulatorio, indagato insieme al figlio con l’accusa di omicidio colposo, aveva dichiarato che la struttura sarebbe stata utilizzata per visite mediche specialistiche e non interventi chirurgici.

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