Era stato l'uomo a chiamare i carabinieri sostenendo che la compagna si sarebbe suicidata con il tubo della doccia

Il compagno della 27enne trovata morta in bagno nel tardo pomeriggio di domenica a Caldiero, in provincia di Verona, è stato iscritto nel registro degli indagati per il delitto di omicidio volontario. A dare l’allarme era stato lo stesso compagno, un 40enne del posto, che ai carabinieri aveva segnalato di aver ritrovato il corpo della fidanzata, una giovane di origini calabresi, che si sarebbe suicidata in un bagno della sua abitazione utilizzando il tubo flessibile della doccia. In vista dell’autopsia, la Procura di Verona ha iscritto l’uomo sul registro degli indagati per omicidio volontario “al fine di consentire al compagno della donna deceduta di poter esercitare tutte le garanzie di legge”, si legge nel comunicato firmato dal procuratore Raffaele Tito.

L’abitazione in cui viveva la ragazza, di proprietà del compagno, è stata sequestrata così come la salma della donna, trasferita presso l’istituto di medicina legale dell’Ospedale di Verona Borgo Roma. Sul posto domenica si erano recati per i Carabinieri di Tregnago e della Aliquota Radiomobile della Compagnia Carabinieri di San Bonifacio, il medico legale e il sostituto procuratore di turno. Sono state già sentite alcune persone informate sui fatti. In considerazione di quanto acclarato dai preliminari accertamenti, La Procura ha così deciso di procedere “a più approfondite indagini di tipo tecnico-scientifico”.

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