Al via dopo l’inno di Mameli l’opera ‘La forza del destino’ di Giuseppe Verdi che inaugura quest’anno la stagione del Teatro alla Scala di Milano, diretta dal maestro Riccardo Chailly. In occasione della Prima sul palco reale siedono, tra gli altri, la senatrice a vita Liliana Segre, il presidente del Senato Ignazio La Russa, il sindaco Giuseppe Sala, il ministro della Cultura Alessandro Giuli e il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana. Assente, invece, Sergio Mattarella, volato a Parigi per la riapertura di Notre Dame.
Un urlo, “Salvate Sant’Agata”, si è levato dal loggione del teatro poco prima dell’inno di Mameli. Il riferimento è alla villa di Giuseppe Verdi a Villanova d’Arda, in provincia di Piacenza, che è stata messa in vendita ed è ora chiusa. L’anno scorso dal loggione si era alzato l’urlo ‘W l’Italia antifascista’.
In giornata non sono mancate le proteste. Un gruppo di attivisti ha gettato del letame con foto della premier Giorgia Meloni, del primo ministro di Israele Benjamin Netanyahu, del presidente del Senato Ignazio La Russa e del ministro per le Infrastrutture Matteo Salvini. I manifestanti hanno esposto cartelli con le scritte: “la guerra è uno spettacolo di m***a” e “Il genocidio è uno spettacolo di m***a”. Nel pomeriggio, inoltre, a partire dalle 15, è stato organizzato un corteo che ha preso il via a Porta Venezia.
Petardi e fumogeni sono stati lanciati da alcuni manifestanti in via Santa Margherita vicino alla Scala. L’azione si è verificata vicino alle transenne che delimitano la zona rossa ed è durata circa un minuto.
Le proteste? “È la storia della Scala e della Prima della Scala. Inutile che ci stupiamo, cerchiamo di capire le ragioni. In un momento storico come questo sarebbe strano non aspettarsi le proteste“, ha detto il primo cittadino, Giuseppe Sala, parlando con i cronisti.
“‘La forza del destino’ di Giuseppe Verdi è molto più di un capolavoro musicale: è un’opera che ci parla di sfide, ostacoli e della volontà di affrontarli con determinazione. Una forza di combattere che, in qualche modo, è assimilabile al coraggio e alla resilienza dei milanesi e dei lombardi”, ha dichiarato il governatore della Lombardia Fontana. “La scelta di questa opera come apertura della stagione scaligera – ha aggiunto – non è solo artistica, ma simbolica: celebra quei valori di forza, passione e determinazione che sono parte integrante dell’identità lombarda“.
Oltre 12 minuti di applausi per la Prima della Scala con ‘La forza del destino’ di Giuseppe Verdi, che ha inaugurato la stagione dell’opera 2024-2025 del Teatro alla Scala di Milano nel giorno di Sant’Ambrogio. Tanti applausi ma anche qualche ‘buu’ per la soprano russa Anna Netrebko. Fiori sul palco sono stati lanciati per Ludovic Tézier nei panni di Don Carlo di Vargas. Sul finale si è udito anche l’urlo ‘Viva Verdi’.
“Mi è piaciuta molto”. Con queste parole la senatrice a vita, Liliana Segre, al termine della Prima della Scala ha commentato l’opera ‘La forza del destino’ di Giuseppe Verdi.
“Un grande successo, un’opera portentosa, un’interpretazione portentosa. Tutto meraviglioso”. Così il ministro della Cultura, Alessandro Giuli, al termine della Prima della Scala ha commentato ‘La forza del destino’ di Giuseppe Verdi.