Uova e sassi sono stati lanciati da parte degli studenti in corteo a Torino prima sotto la sede dell’Ufficio Regionale Scolastico e poi sotto il Politecnico. Qui gli studenti hanno cercato di forzare il blocco della polizia che protegge l’ingresso e a quel punto sono nate tensioni e scontri con gli agenti. Gli studenti hanno risposto con lanci di sassi e uova contro la polizia che li ha respinti con gli scudi. Al momento, da quanto si apprende, dovrebbero esserci già due fermati.
Poco prima gli studenti e gli agenti si erano fronteggiati sotto la sede dell’Unione degli industriali ma senza arrivare al contatto fisico.
Gli studenti oggi in piazza per il corteo a Torino, dopo gli scontri con la polizia al Politecnico, si sono sparpagliati per poi radunarsi di nuovo. Durante il percorso in via Verdi è stato poi tentano un blitz per entrare nella sede Rai: comparsa la scritta ‘complici del genocidio’ sul suolo stradale, i manifestanti sono stati allontanati. Dei due fermati per le tensioni, uno, del 2010, è stato subito rilasciato. Il corteo si è concluso a Palazzo Nuovo.
“Anche una singola pietra lanciata in direzione di un poliziotto è un atto grave e intollerabile, che non può essere accettato in silenzio dalla politica. Oggi, per l’ennesima volta, i soliti noti facinorosi hanno utilizzato il pretesto di uno sciopero e il legittimo diritto a manifestare per assaltare forze dell’ordine e istituzioni universitarie”, ha dichiarato Elena Chiorino, vicepresidente della Regione Piemonte. “Esprimo una dura condanna per quanto accaduto nell’auspicio che tutta la politica, in maniera unanime, si dissoci e prenda fermamente le distanze da chi non ha rispetto per la divisa e per le donne e gli uomini che servono lo Stato, garantendo sicurezza e legalità. Agli agenti coinvolti, la mia totale solidarietà“.