Situazione preoccupante: documentata la somministrazione non prescritta di psicofarmaci e lunghi viaggi senza cibo e acqua

Maltrattamenti fisici dei migranti, uso eccessivo della forza da parte di agenti di polizia, violenze e ampia somministrazione di psicofarmaci. E’ quanto emerge da un rapporto sui Centri di permanenza per il rimpatrio (CPR) in Italia pubblicato oggi dal Comitato europeo per la prevenzione della tortura (CPT) del Consiglio d’Europa, l’organismo dei diritti umani da non confondere con le istituzioni Ue.

Le 42 pagine di relazione si basano sulla visita, condotta nell’aprile 2024, in quattro centri di permanenza per il rimpatrio (CPR) a Milano, Gradisca, Potenza e Roma. Il CPT ha criticato l’assenza di monitoraggi indipendenti, la scarsa documentazione delle lesioni riportate dai detenuti e la mancanza di attività significative per le persone trattenute, definite “immagazzinate” nei centri. La mancanza di alternative all’inattività sarebbe, secondo il Comitato, una delle cause principali delle tensioni.

Migranti, situazione sanitaria preoccupante

La situazione sanitaria nei CPR è altrettanto preoccupante: il rapporto evidenzia la necessità di rivedere il sistema di certificazione medica, migliorare gli screening e formare personale specializzato per la gestione delle strutture. In particolare, al CPR di Potenza è stata documentata la somministrazione non prescritta di psicofarmaci diluiti in acqua.

Lunghi viaggi senza cibo e acqua

Critiche anche alle condizioni di trasporto dei migranti, costretti a lunghi viaggi senza cibo e acqua. La relazione cita anche la mancanza di trasparenza nella gestione dei CPR da parte di appaltatori privati e mette in discussione l’applicazione di tale modello da parte dell’Italia in un contesto extraterritoriale, come in Albania. Il comitato ha pubblicato anche la risposta delle autorità italiane, secondo cui i casi di maltrattamento fisico descritti nella relazione non sono stati oggetto di indagini penali e che sono state effettuate diverse ispezioni dalle autorità sanitarie presso il CPR di Potenza in relazione alla pratica di una presunta eccessiva medicazione diffusa delle persone detenute. La risposta contiene anche informazioni sulle ispezioni effettuate dal ministero dell’Interno presso vari CPR per verificare gli standard delle condizioni materiali e dei livelli di personale.

Schlein: “Questione che l’Italia non può più ignorare”

“Il rapporto del CPT pone l’accento su una questione che l’Italia non può più ignorare”, ha dichiarato Elly Schlein, segretaria del Partito Democratico, in partenza per una missione in Albania per valutare le condizioni dei centri costruiti dal governo italiano. Il tema migranti è stato sul tavolo dei ministri della Giustizia dell’Ue, che oggi hanno adottato la posizione negoziale sulla direttiva sulle norme minime per prevenire il traffico di migranti.

 
 
 
 
 
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Cosa dice il ministro Nordio

Per il ministro Carlo Nordio, il testo approvato tiene conto degli interessi e delle posizioni dei Paesi che si trovano ad affrontare il fenomeno in prima linea e le posizioni dell’orientamento generale approvate dagli Stati Ue “sono in linea con la severità auspicata dall’Italia”.

Frontex: calo significativo degli attraversamenti irregolari nell’Ue

Parallelamente, Frontex, l’agenzia europea per il controllo delle frontiere, ha comunicato un calo significativo degli attraversamenti irregolari nell’Unione europea nei primi undici mesi del 2024, con una diminuzione complessiva del 40%, pari a 220.700 casi. La rotta del Mediterraneo centrale ha registrato una riduzione record del 60%, con 62.000 arrivi tra gennaio e novembre. Secondo Frontex, questo calo è dovuto alle misure preventive adottate dalle autorità tunisine e libiche per contrastare le attività dei trafficanti. Nonostante il calo generale, il Mediterraneo continua a rappresentare una rotta mortale per i migranti: l’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM) stima che oltre 2.000 persone abbiano perso la vita in mare quest’anno.

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