Roma, il cantiere di Piazza Venezia si trasforma in un’opera di arte contemporonea

Piazza Venezia si rifà il look per coprire la ‘cicatrice’ segnata dal cantiere per il completamento di quella che si candida a diventare una delle più belle stazioni metro del mondo. Sei artisti chiamati a interpretare le trasformazioni in corso a Piazza Venezia trasformeranno il cantiere in una occasione di rigenerazione urbana, trasformando i 10 silos presenti in una immensa e monumentale tela artistica. Un progetto di arte contemporanea che prende il nome di “Murales” promosso dalla società consortile guidata Webuild e Vianini Lavori impegnata nella costruzione della linea C della metro di Roma. Una idea che ha visto il patrocinio anche del Comune e delle Soprintendenze competenti e che oggi ha preso forma con l’inaugurazione della prima opera svelata, firmata Pietro Ruffo. Dopo di lui altri cinque artisti animeranno l’opera (quasi 700 metri quadrati) che potrà essere vista e ammirata dai romani ma anche da milioni di turisti che ogni giorno affollano Piazza Venezia. “Siamo qui per rilanciare un progetto legato alla costruzione della stazione – spiega Pietro Salini, amministratore delegato della Webuild – ma anche per rendere utile il cantiere come scenario per artisti contemporanei che faranno vedere la loro arte su una superfice molto vasta e che milioni di persone che ogni giorno attraversano la Piazza potranno vedere e ammirare. La nostra città è già bella ma anche l’arte contemporanea aiuta. Un progetto del genere, inserito nel momento di costruzione di un cantiere credo sia un unicum”. “Qui c’è proprio l’idea di un ponte, i silos, qualcosa che serve per scavare attraverso il passato ma che ci aiuta a interpretare il futuro – spiega Pietro Ruffo, il primo artista coinvolto in questo progetto – L’opera si chiama ‘Le costellazioni di Roma’ e tramite la penna bic, che è il mezzo con cui mi esprimo, ho cercato di rimarcare l’importanza tra la storia della città e il cielo che ci ha accompagnato in questi ultimi duemila anni”.