Corrado Camerini, responsabile soccorso alpino e speleologico della Lombardia, intervistato al campo base di Fonteno, nel Bergamasco, parla di Ottavia Piana, la speleologa tratta in salvo nella notte dalla grotta Abisso Bueno Fonteno. “Ansiosa di uscire, spronava i suoi soccorritori perché la portassero fuori. Ci ha detto che voleva uscire e per noi era un grosso stimolo vederla così tonica, era uno sprone a trasportarla all’esterno rapidamente”, ha dichiarato.

“In questi casi i contatti li tengono i sanitari, è una strategia che si usa”, ha spiegato Camerini. “Mentre i tecnici rimangono esterni al contatto con l’infortunato, sono soprattutto i medici che tengono i contatti perché hanno una turnazione un po’ diversa. Così i cambi delle persone con cui l’infortunato viene a contatto sono meno traumatici anche dal punto di vista psicologico. Farla parlare fa parte della terapia”.

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