I nomi isolati dai documenti trovati nei covi del boss sono tutti di persone in vita e quasi tutti di Campobello di Mazara
Nelle migliaia di documenti trovati nei covi di Matteo Messina Denaro e nelle abitazioni dei suoi fedelissimi i magistrati della Dda di Palermo hanno isolato una quindicina di nomi che il superlatitante avrebbe utilizzato nei suoi 30 anni di latitanza. Non c’è dunque soltanto Andrea Bonafede fra gli alias utilizzati dal boss. Gli altri nominativi, tutti di persone in vita, tranne uno, con date di nascite compatibili con quelle dell’ex primula rossa sono Giuseppe Giglio, Giuseppe Giglio, Vito Accardo, Gaspare Bono, Giuseppe Bono, Renzo Bono, Salvatore Bono, Melchiorre Corseri, Vito Fazzuni, Giuseppe Gabriele, Giovanni Giorgi, Giuseppe Indelicato, Simone Luppino, Giuseppe Mangiaracina e Alberto Santangelo. Quasi tutti di Campobello di Mazara a dimostrazione che la gestione della latitanza (per lungo tempo nel trapanese) era nel comune a due passi da Castelvetrano, il paese d’origine del boss.
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