“Oggi non ci sono stati né vinti né vincitori, l’unica che ha perso è stata mia figlia che non c’è più. Mia figlia non c’è più e lei non potrà più vedere la luce del giorno”. Così, la madre di Martina Scialdone, l’avvocatessa di 35 anni uccisa a Roma il 13 gennaio del 2023, a margine della lettura della sentenza della prima corte d’Assise di Roma che ha condannato all’ergastolo, Costantino Bonaiuti, l’ex della vittima. Infine, la donna, con la voce rotta dal pianto ha aggiunto: “C’è la sofferenza di tante famiglie, oltre alla mia, io comunque mi metto anche nei panni di quelli dell’assassino che passeranno dei brutti momenti. Ma non è che questa cosa mi renda felice”.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata