Come ogni anno torna il tradizionale pranzo natalizio con Sant’Egidio nella basilica si Santa Maria in Trastevere. Un appuntamento che si rinnova con la presenza del sindaco di Roma Roberto Gualtieri: “Dopo le parole di ieri del Papa all’apertura del Giubileo – ha detto Gualtieri – per noi è più forte l’impegno verso chi è in difficoltà”. Tra i tanti volontari che sono venuti qui a dare un mano per cucinare e apparecchiare anche Mahfud Haldaer, cittadino siriano giunto in Italia attraverso i canali umanitari gestiti da Sant’Egidio. “La situazione in Siria oggi è indecifrabile – ci racconta Mahfud, cristiano – io studiavo poi sono dovuto scappare in Libano dove sono rimasto due anni ma anche li la situazione per me non era rassicurante. Fortunatamente, attraverso la chiesa sono entrato in contatto con Sant’Egidio“. “Dopo l’apertura della Porta Santa in Vaticano – ha detto Marco Impagliazzo, presidente di Sant’Egidio – oggi si aprono le porte di Santa Maria in Trastevere, come in tutta Italia per accogliere persone più povere, senza dimora, anziani e immigrati che senza questo aiuto non potrebbero godere della gioia del Natale”
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