Bergoglio ha attraversato la soglia sulle proprie gambe
Papa Francesco ha aperto la Porta Santa nel carcere di Rebibbia, a Roma, per l’inizio del Giubileo 2025. Bergoglio, a differenza di quanto accaduto all’apertura della Porta Santa della Basilica di San Pietro, ha attraversato la soglia sulle proprie gambe per poi raggiungere l’altare per la Santa Messa sulla sedia a rotelle.
Giubileo 2025, Papa: “Porta Santa in carcere perché speranza non delude mai”
“La Prima Porta Santa l’ho aperta in San Pietro, ma ho voluto la seconda Porta Santa in un carcere. Ho voluto che tutti noi avessimo la possibilità di spalancare le porte del cuore per capire che la speranza non delude, non delude mai”, ha detto il Pontefice.
Papa a detenuti: “Seconda Porta Santa è vostra”
Dopo quella di San Pietro “la seconda Porta è vostra, è un bel gesto quello di aprire le porte che significa cuori aperti. Questo fa la fratellanza. I cuori chiusi non aiutano a vivere. La grazia di un Giubileo è spalancare, aprire. Soprattutto i cuori alla speranza”, ha aggiunto Bergoglio, parlando a braccio durante l’omelia.
La Porta è aperta, è spalancata! Venite! Lasciamoci riconciliare con Dio, e allora saremo riconciliati con noi stessi e potremo riconciliarci tra di noi, anche con i nostri nemici. #Natale #Giubileo2025 pic.twitter.com/168Zt2PtTE
— Papa Francesco (@Pontifex_it) December 25, 2024
Papa a detenuti: “Non perdete mai la speranza”
“La speranza non delude mai, pensate bene a questo. Non perdete mai la speranza, questo voglio dirvi. Vi auguro un grande Giubileo, molta pace e tutti i giorni prego per voi. Penso per voi e penso a voi”, ha detto ancora il Pontefice. Rivolgendosi ai detenuti, ha poi spiegato come non perdere la speranza facendo l’esempio del “tenere la mano alla corda che regge l’ancora che è la speranza”. Bergoglio ha sottolineato la difficoltà di tutto questo perché “la corda fa male alle mani”.
Papa: “Carcere seconda basilica dopo San Pietro”
“Abbiamo pregato insieme, ci siamo salutati, ci siamo fatti gli auguri. Tutto bello. I detenuti sono persone buone, quando vengo qui la prima domanda che mi faccio è perché loro e non io, perché ognuno di noi può scivolare. L’importante è non perdere la speranza, bisogna attaccarsi alla corda dell’ancora della speranza e aprire i cuori. Aggrapparsi alla corda dell’ancora. La prima Porta Santa che ho aperto è a San Pietro, la seconda in questa basilica. Oggi il carcere è diventato una basilica, per questo son venuto qui. Questa è la seconda basilica”, ha affermato il Papa. “È un gesto molto importante per me, dobbiamo pensare che tanti di questi non sono i pesi grossi, quelli grossi hanno l’astuzia di rimanere fuori, e dovremmo accompagnare i detenuti. Gesù dice che nel giorno del giudizio verremo giudicati tutti”.
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