L'ex presidente della commissione Antimafia dopo la notizia di due nuovi indagati sull’omicidio del presidente della Regione Sicilia nel 1980

Dopo la notizia di due nuovi indagati sull’omicidio del presidente della Regione Sicilia Piersanti Mattarella, ucciso il 6 gennaio del 1980 davanti alla sua casa nel centro di Palermo, Rosy Bindi ha spiegato quali, secondo lei, sarebbero i motivi principali dell’agguato. “Penso che Piersanti Mattarella sia stato ucciso per due motivi, entrambi profondi. Il primo legato alla funzione di presidente della regione, stava lavorando per una regione con le carte in regola. Era convinto che, se la Sicilia avesse iniziato a rispettare le leggi, la mafia non avrebbe più avuto ossigeno. Non era un uomo dell’antimafia retorica”, ha dichiarato l’ex presidente della commissione Antimafia in una intervista a ‘La Repubblica’, secondo cui la procura di Palermo indaga su Nino Madonia, esecutore materiale, e Giuseppe Lucchese, che guidava l’auto della fuga. Mentre per Bindi la seconda ragione “è politica, perché Mattarella era il vero erede di Aldo Moro“.

Bindi: “Piersanti Mattarella non era un uomo dell’antimafia retorica”

Secondo Bindi Piersanti Mattarella “stava lavorando per una regione con le carte in regola. Era convinto che, se la Sicilia avesse iniziato a rispettare le leggi, la mafia non avrebbe più avuto ossigeno. Non era un uomo dell’antimafia retorica. Naturalmente agli occhi dei mafiosi questo modo di procedere rappresentava un grande ostacolo ai loro affari”. Inoltre, osserva, “come presidente della regione, faceva in modo che l’amministrazione fosse trasparente e, per esempio, che non si truccassero più gli appalti”. La sua volontà di proseguire nella politica di intesa con il Pci avviata da Moro si vedeva in Sicilia: “Mattarella aveva portato a termine l’operazione morotea, varando una giunta con l’appoggio esterno del Pci. Siamo alla vigilia del congresso della Dc, quello del famoso preambolo. Quello in cui Donat Cattin porta la Dc a rompere con la collaborazione con il Pci. Se ci fosse stato Mattarella in vita, probabilmente questa svolta non ci sarebbe stata”.

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