L'operazione della Polizia che ha catturato il 65enne legato alla mafia foggiana. Deve scontare 13 anni di carcere

Nel tardo pomeriggio odierno, a Roma, all’esito di articolate indagine coordinate dalla Procura distrettuale di Bari, la Polizia di Stato ha tratto in arresto Olinto Bonalumi, 65 anni, destinatario di un ordine di carcerazione emesso dalla Procura Generale presso la Corte di Appello di Ancona. Bonalumi deve espiare la pena di 13 anni, 4 mesi e 11 giorni di reclusione per i reati di concussione, accesso abusivo a sistemi informatici, intercettazione fraudolenta di conversazioni, furto e rapina.

Bonalumi collegato alla “Società foggiana”

“L’uomo, latitante dal 2021, è stato protagonista in passato – fa sapere la Polizia di Stato in una nota – di gravi reati contro il patrimonio tra cui diversi furti presso caveau di Istituti di vigilanza. Bonalumi risulta anche collegato alle organizzazioni mafiose foggiane della cosiddetta ‘Società foggiana‘”. Il latitante è stato individuato e bloccato a Roma in viale Europa (zona Eur) dagli uomini della Sisco di Bari e della Squadra Mobile di Foggia, con il supporto operativo dello Sco e della Sisco della Squadra Mobile di Roma. A Roma, si erano concentrate le sue ricerche nei giorni scorsi. Bonalumi dal 2022 è inserito nell’elenco dei latitanti pericolosi del ministero dell’Interno.

Piantedosi: “Bene arresto Bonalumi, Stato sempre presente contro criminalità”

Il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ha espresso al capo della Polizia Vittorio Pisani il suo compiacimento per la cattura del latitante Olinto Bonalumi, inserito dal 2022 nell’elenco dei ricercati pericolosi del ministero dell’Interno, avvenuta nel pomeriggio da parte della Polizia di Stato con il coordinamento della Procura distrettuale di Bari. “I risultati ottenuti dimostrano l’efficacia del lavoro e dell’impegno paziente ed incessante di chi opera per garantire la sicurezza del nostro Paese. È un segnale forte e chiaro: lo Stato è presente dovunque ci sia da combattere criminalità ed illegalità”, ha dichiarato Piantedosi.”A tutte le donne e gli uomini delle forze dell’ordine va il mio ringraziamento per la professionalità e il senso del dovere dimostrati”, ha concluso il ministro.

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