Solo uno denunciato formalmente. Gli abusi avvenuti durante i festeggiamenti in piazza Duomo

Sono almeno 5 i casi di molestie sessuali, di cui solo uno denunciato formalmente, quelli su cui indaga la Procura di Milano per gli abusi avvenuti la notte di Capodanno durante i festeggiamenti di piazza Duomo. Oltre alla vicenda della 20enne Laura Barbier, studentessa di Liegi, in Belgio, che ha denunciato di essere stata accerchiata da 30-40 uomini arrivando a temere di “morire” e che oggi è stata sentita, in collaborazione con Eurojust, assieme a due agenti della squadra mobile di Milano su delega della pm Alessia Menegazzo e l’aggiunta Letizia Mannella, questa mattina una ragazza lombarda ha fatto sapere agli investigatori di essere pronta anche a lei a sporgere formale querela come vittima delle molestie di Capodanno.

La Procura indaga inoltre sul caso di una donna inglese – riportata dalla stampa belga -, di una coppia di Reggio Emilia che avrebbe subito palpeggiamenti (la donna non avrebbe intenzione di querelare) e una quinta vittima sudamericana, indicata come presente al momenti dei fatti. Gli inquirenti hanno fatto un appello a potenziali ulteriori vittime o testimoni oculari di presentarsi alle forze dell’ordine. Dall’analisi dei filmati dall’alto si sta facendo strada l’ipotesi del “taharrush gamea“, l’espressione araba che indica il fenomeno delle “molestie collettive” come forma di aggressione sessuale di massa a una singola donna.

Una pratica documentata per la prima volta in Egitto nel 2005 dalle forze dell’ordine contro le proteste femministe di Piazza Tahir e poi diventato più frequente in varie manifestazioni, come in Germania, a Colonia, durante i festeggiamenti del Capodanno 2015-2016. Da quanto si apprende le immagini per ora visionate dagli investigatori non sono così nitide da mostrare chiaramente e senza ombra di dubbio il movimento ‘ondulatorio’ del gruppo di uomini, tipico del “taharrush gamea”, e ci sarà da accertare se non si tratti solo di movimenti spontanei ma non organizzati. 

20enne belga: “Atterrita e travolta da un fiume di uomini”

“Ero atterrita, sono stata travolta da un fiume di uomini“. E’ quanto avrebbe dichiarato, in sintesi, la 20enne di Liegi, Laura Barbier, alla polizia belga e agli investigatori della squadra mobile di Milano che oggi l’hanno sentita attraverso canali di cooperazione giudiziaria nell’inchiesta per violenza sessuale di gruppo sulla notte di Capodanno a Milano. Alla studentessa è stata mostrata una mappa di Piazza Duomo e ha identificato il punto esatto dove sarebbe stata accerchiata da 30-40 uomini di origine nord africana. Si tratterebbe ‘dell’imbuto’, riferiscono fonti inquirenti, all’inizio della Galleria Vittorio Emanuele. Dettaglio cruciale per l’acquisizione delle telecamere a riscontro del racconto. Al termine dell’interrogatorio si è tenuta una riunione da remoto fra Eurojust – l’organo di cooperazione giudiziaria nella Ue – la pm di Milano titolare del fascicolo, Alessia Menegazzo.

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