L'omicidio il 23 maggio 2021 davanti ai figli della coppia. La Cassazione ha rigettato il ricorso della donna

Finisce in carcere Hanane Ben Sabeur, 48enne di origini marocchine, accusata della morte del marito, Dario Devincenzi, 55enne bolognese, deceduto all’Ospedale Maggiore di Bologna il 2 dicembre 2021, dopo oltre sei mesi di agonia. La donna era stata condannata a poco meno di 23 anni in primo grado, ma aveva presentato ricorso in Cassazione.

La Suprema corte ha rigettato il ricorso così i carabinieri della Stazione di Lizzano in Belvedere, in provincia di Bologna, hanno eseguito l’ordine di carcerazione emesso dall’Ufficio Esecuzioni Penali della Procura della Repubblica, presso il Tribunale di Bologna.

L’omicidio, il 23 maggio 2021

Il 23 maggio del 2021, Hanane Ben Sabeur, accoltellò il marito, un imprenditore, davanti ai loro figli minori, una ragazza adolescente e un bambino ancora piccolo, nella casa di Marzabotto, sull’Appennino. L’uomo morì sei mesi dopo. La difesa della donna puntò, durante il processo, sul vizio totale di mente, collegando l’accoltellamento a presunti maltrattamenti che Hanane Ben Sabeur avrebbe subito dal marito. Una tesi che, però, non ha mai convinto i giudici che, anche in appello confermarono la sentenza di primo grado. 

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