Continuano le indagini sulla manifestazione non autorizzata nel quartiere San Lorenzo della Capitale
Sono oltre 50 le persone denunciate a Roma per gli scontri tra manifestanti e forze dell’ordine sabato sera nel quartiere San Lorenzo in occasione di un corteo non autorizzato in memoria di Ramy Elgaml, il ragazzo di 19 anni morto a Milano il 24 novembre scorso durante un inseguimento con i Carabinieri mentre era in sella a uno scooter guidato dall’amico 22enne Fares Bouzidi. Altri indagati si sono infatti aggiunti ai 30 già denunciati nei giorni scorsi dalla Digos della questura di Roma: ieri, mercoledì, i carabinieri del nucleo informativo del comando provinciale di Roma hanno depositato un’altra informativa di reato in procura a Roma, identificando altre persone che avrebbero preso parte ai disordini.
Tra i denunciati anche due minori
L’analisi del materiale video, esaminato dagli agenti della Digos, ha permesso di ipotizzare e di rimettere al vaglio dell’Autorità Giudiziaria, a carico di oltre 50 manifestanti (due dei quali minori), i reati di manifestazione non preavvisata, radunata sediziosa, violenza e resistenza a pubblico ufficiale, violenza privata, istigazione a disobbedire alle leggi e getto pericoloso di cose, in concorso e con le modalità aggravate.
Ipotesi aggravante finalità terroristica
Gli investigatori del nucleo informativo hanno ricostruito tutte le fasi che hanno preceduto il lancio di bombe carta in piazza dei Sanniti da parte dei partecipanti al corteo. Poco prima, infatti, era stato assaltato il vicino supermercato e un gruppo di manifestanti aveva provato ad ‘attaccare’ la stazione dei carabinieri poco distante. Tra i reati contestati agli indagati ci sono, a vario titolo, quelli di danneggiamento di beni dello Stato, lesioni e resistenza a pubblico ufficiale. Per alcuni degli organizzatori tuttavia, se venisse provata una ‘regia’ unica anche per gli episodi di tenore analogo avvenuti a Milano, Torino e Bologna, potrebbe configurarsi anche l’aggravante della finalità terroristica.
La ricostruzione dei fatti
L’indagine scaturisce dagli episodi di violenza registrati la sera del 11 gennaio durante la manifestazione non preavvisata ‘Sono stati i Carabinieri Giustizia Per Ramy’, a seguito dell’appuntamento che i sodalizi ‘Za Um Sapienza’, ‘Azione Antifascista Trieste Salario’, ‘Settima, Movimento’, ‘Monteverde Antifascista’, ‘Delo! lisunderground’ ed ‘Assemblea portuense’ si erano dati dalle ore 19.00 in piazza dell’Immacolata. Dopo aver percorso alcune vie di San Lorenzo, i circa 250 manifestanti, tra i quali anarchici, appartenenti al collettivo Zaum e al Car (Coordinamento Autonomo Romano), alle spalle di uno striscione con scritto ‘Vendetta per Ramy la Polizia uccide 1312‘, hanno raggiunto la vicina piazza dei Sanniti, nei cui pressi è ubicata la stazione dei Carabinieri San Lorenzo, dove hanno dato vita a un fitto e violento lancio di bombe carta e materiale contundente contro l’imponente schieramento di polizia posto a presidio della stazione dei Carabinieri, danneggiando alcuni mezzi delle forze di polizia e ferendo 9 agenti.
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