Si tratta della prima segnalazione concreta dopo l’esposto del gruppo Fs di mercoledì. Indaga la Digos

Ci sarebbe una denuncia per un possibile attentato alla sicurezza dei treni: si tratta della prima segnalazione concreta dopo l’esposto del gruppo Fs di mercoledì che ha ipotizzato azioni di boicottaggio e che ha fatto scattare controlli straordinari su tutta la rete.

Ritardi treni, trovato un cavo appeso sulla fune elettrica

In particolare, ieri mattina sarebbe stato rinvenuto un cavo utilizzato per la chiusura delle biciclette, rivestito in gomma, appeso sulla fune elettrica aerea della linea ferroviaria nella Stazione di Montagnana (Padova) all’altezza del fabbricato viaggiatori. A quanto apprende LaPresse da fonti investigative, l’oggetto sarebbe stato notato da personale Fs che lo avrebbe rimosso e presentato denuncia. Il cavo avrebbe potuto danneggiare il pantografo del treno e conseguentemente la linea aerea di alimentazione, col risultato di provocare pericolo per la circolazione dei convogli. 

Fs: “Oggetto trovato avrebbe potuto causare danni significativi”

FS Italiane, contattata da LaPresse, conferma l’indiscrezione di fonti investigative secondo le quali nella giornata di giovedì 16 gennaio, presso la stazione di Montagnana (Padova), è stato rilevato un oggetto metallico posizionato sulla linea elettrica. Questo oggetto, in caso di transito di un treno, avrebbe potuto causare danni significativi al pantografo e alla linea elettrica, determinando l’interruzione della circolazione ferroviaria e inevitabili disagi per i passeggeri. Grazie all’intervento tempestivo dei tecnici di Ferrovie, è stato prontamente rimosso e segnalato alle autorità competenti. 

RFI, che all’interno del Gruppo FS gestisce la rete ferroviaria italiana, effettua controlli periodici su tutti i tratti di rete con cadenza trimestrale, ispezionando regolarmente circa 17mila km di infrastruttura ferroviaria. Durante una regolare attività di ispezione su questo tratto, i tecnici di RFI hanno rilevato l’anomalia.

Viene inoltre sottolineato che sono emersi diversi elementi legati a questo episodio e a precedenti casi di anomalie e guasti registrati nei giorni scorsi. FS Italiane conferma di aver trasmesso queste informazioni agli inquirenti che stanno conducendo le indagini. Sarà compito dell’Autorità giudiziaria valutarle e adottare le decisioni necessarie.

Indagini della Digos

La Digos della Questura di Padova ha avviato approfondimenti. Secondo gli investigatori “la presenza del cavo di chiusura della bici sulla linea elettrica, se non rimosso, avrebbe potuto danneggiare il pantografo del treno con conseguenti danni per l’alimentazione della linea aerea oltre che arrecare pericolo per la circolazione dei treni, come evidenziato nell’esposto denuncia formalizzato dai responsabili di Rfi”.

All’esito della presentazione dell’esposto al Compartimento Polfer di Verona, la Digos della Questura di Padova ha trasmesso la segnalazione alla Procura della Repubblica di Rovigo in ordine all’ipotesi di reato ‘attentati alla sicurezza dei trasporti’ ai sensi dell’articolo 432 c.p. che prevede la reclusione fino a cinque anni. 

Mit: “Denuncia preoccupante, fare subito chiarezza”

E’ arrivata anche una nota del ministero dei Trasporti. La denuncia formalizzata da Fs dopo la segnalazione, in Veneto, di un oggetto che avrebbe potuto causare danni significativi al pantografo e alla linea elettrica dei Treni è estremamente preoccupante. L’ipotesi di attentato ai trasporti è un fatto che non può e non deve essere sottovalutato: siamo di fronte a un ulteriore elemento dopo l’esposto di pochi giorni fa. L’auspicio è che sia fatta chiarezza in tempi rapidissimi. Il vicepremier e ministro Matteo Salvini segue la vicenda con la massima attenzione, fa sapere il Mit. 

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