Il rabbino Capo di Roma: "Anpi non è più quella di un tempo". La replica del presidente : "Da sempre sulla stessa linea"
Botta e risposta nel Giorno della Memoria tra il rabbino Capo di Roma, Riccardo Di Segni, e il presidente dell’Anpi, Gianfranco Pagliarulo. Il rabbino si è infatti espresso sull‘Associazione Nazionale Partigiani d’Italia sostenendo che quella attuale “non è più come quella di un tempo”. Parole che sono arrivate a poche ore dalle scritte proiettate sulla Piramide Cestia a Roma contro la stessa associazione e contro alcune ong. e che hanno trovato pronta replica di Pagliarulo, presidente dell’Anpi, che ha ribadito il pensiero dell’Associazione dicendosi pronto a un “chiarimento fraterno”.
Rabbino Roma: “Anpi di oggi non è più quella di un tempo”
“L’Anpi di oggi non è più l’Anpi di un tempo. I partigiani, di quelli che hanno combattuto, esistono purtroppo molto pochi. Io sono figlio di un partigiano decorato e ho avuto anch’io la tessera dell’Anpi”, ha detto il rabbino Capo di Roma, Riccardo Di Segni, a margine di una cerimonia di commemorazione per la giornata della Memoria al ghetto di Roma. “L’Anpi è una galassia di realtà – ha continuato-. Alcuni leader dell’Anpi si sono dimenticati gli scopi istituzionali, e stanno facendo delle battaglie di cui non si rendono conto, che contraddicono i loro scopi istituzionali, e questo crea un problema”.
Pagliarulo: “Anpi da sempre sulla stessa linea”
A stretto giro è arrivata la risposta del presidente di Anpi Gianfranco Pagliarulo. “A me spiace che da parte del rabbino di Roma ci sia stata questa mancanza di conoscenza della storia dell’Anpi. L’Anpi ha mantenuto sempre la stessa linea, che è quella di due popoli in due Stati, fin dai tempi di Craxi e Andreotti. È evidente che le cose cambiano, ma cambiano non per colpa dell’Anpi”, ha spiegato Pagliarulo che ha poi continuato: “Mi riferisco all’orribile massacro di Hamas del 7 ottobre e le stragi incommensurabili fatte in conseguenza da Netanyahu a Gaza, fra l’altro con un governo formato da personaggi di una destra che non si vedeva da tempo come Smotrich, Ben Gvir, alcuni di questi impresentabili che si auto definiscono ‘fascisti’. Quello che dice il rabbino non corrisponde a realtà”.
Pagliarulo: “Serve massima unità, pronto a chiarimento fraterno”
Poi l’apertura di Pagliarulo ad un incontro chiarificatore e l’invito ad una maggiore unità. “Invito il rabbino capo di Roma e tutta la comunità ebraica e rilancio la proposta della massima unità in circostanze topiche come il Giorno della Memoria e come sarà per il 25 aprile. Gli chiedo, se è d’accordo, di avere un chiarimento fraterno a cui sono pronto in qualsiasi giorno e ora. Non abbiamo niente da nascondere e sono convinto che una conversazione sincera, leale e aperta ci farà capire che ci sono molti più punti di convergenza che di divergenza”, ha concluso Pagliarulo.
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