Alcune decine di inquilini del Pio Albergo Trivulzio hanno protestato davanti alla sede dell’ente, in via Trivulzio a Milano, contro la cessione del patrimonio immobiliare e degli stabili a Invimit. “Siamo qui per l’ennesimo presidio perché, dopo il conferimento di un primo gruppo di immobili al fondo di Invimit, è imminente un secondo trasferimento di altri stabili. Ancora una volta, le garanzie che ci erano state promesse prima dell’operazione sono state disattese”, hanno spiegato i manifestanti. Dopo un primo tavolo di confronto a novembre 2024, gli inquilini e i loro sindacati hanno più volte chiesto di essere ricevuti dal commissario: “Avevano detto che ci avrebbero interpellati per condividere con noi il regolamento del fondo, nel quale dovevano essere previste tutele per le fasce di reddito medio-basse. Dopo una settimana, invece, abbiamo scoperto che gli stabili erano stati ceduti: questo non è un vero confronto”. Gli stabili del Pat, costruiti e donati all’ente per essere assegnati a prezzi calmierati ai lavoratori, vedono ora gli stessi inquilini sotto procedura di sfratto esecutivo. “Ci avevano assicurato che le procedure erano bloccate. Invece, in via Paolo Bassi, ci sono inquilini per i quali le esecuzioni stanno andando avanti. Il Pio Albergo Trivulzio non può sottrarsi alle proprie responsabilità, sia perché una parte degli stabili è ancora di sua proprietà, sia perché detiene comunque il 70% delle quote del fondo”, hanno concluso i manifestanti.

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