Provenienti dal Cpr di Gjader sono stati 'liberati' dalla Corte d'Appello di Roma, che non ha convalidato i trattenimenti

La motovedetta della Guardia Costiera con a bordo i 43 migranti provenienti dall’Albania è arrivata nel porto di Bari. Per tutti loro la Corte di Appello di Roma ha negato la convalida del trattenimento nel Cpr di Gjader in Albania.

La corte ha deferito il caso alla Corte di giustizia europea, in Lussemburgo, che dovrebbe emettere una sentenza il 25 febbraio relativa ai casi precedenti, in cui la serie di sentenze di tribunale inferiore ha aperto una frattura tra il Governo Meloni e il sistema giudiziario italiano. A ottobre e novembre, i giudici hanno rifiutato in modo simile di approvare l’espulsione di gruppi di migranti molto più piccoli, chiedendo alla Corte europea chiarezza su quali paesi fossero sicuri per il rimpatrio di persone le cui richieste di asilo sono state respinte.

Mentre l’accordo ha suscitato preoccupazioni tra gli attivisti per i diritti umani, i partner europei hanno espresso interesse per il progetto. Nelle prime quattro settimane di quest’anno, 3.704 migranti sono arrivati in Italia, quasi tre volte in più rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Nell’intero anno scorso sono arrivati ??in Italia 66.317 migranti, con un calo del 58% rispetto all’anno precedente. La nazionalità più numerosa è quella dei bengalesi, seguita da siriani, tunisini ed egiziani, secondo il Ministero dell’Interno italiano.

L’anno scorso l’Italia ha firmato un accordo quinquennale per gestire fino a 3.000 migranti al mese oltre i confini dell’Unione europea come parte del programma Meloni per combattere l’immigrazione clandestina in Italia, che è il primo approdo per decine di migliaia di migranti che compiono il viaggio attraverso il Mar Mediterraneo centrale. 

 

FdI: “Giudici sezione speciale spostati in Appello, Parlamento preso in giro

“Tutti e 5 i giudici che ieri hanno firmato i provvedimenti della Corte di appello provengono dalla Sezione specializzata del Tribunale di Roma. Sono addirittura ancora sul portale pubblico di Giustizia. Quindi, il governo e il Parlamento hanno trasferito la competenza alla Corte di Appello per sottrarla alle Sezioni specializzate del Tribunale e loro migrano in massa, grazie anche al provvedimento del presidente della Corte che glielo consente. Una chiara presa in giro del Parlamento. Anche le opposizioni dovrebbero far sentire la propria voce di sdegno. Perché si può essere d’accordo o meno con una legge dello Stato, ma in democrazia la legge si rispetta e si applica. E questo vale anche per chi fa parte della magistratura”. Lo dichiarano i capigruppo di Fratelli d’Italia alla Camera dei deputati ed al Senato, Galeazzo Bignami e Lucio Malan.

Schlein: “In Albania i torturati da Almasri, lui rimpatriato con onori”

All’attacco la segretaria del Partito democratico Elly Schlein. “Il modello Albania della destra è un fallimento totale. Per fortuna quelle persone stanno tornando e i giudici non hanno fatto altro che applicare una sentenza della Corte di giustizia europea“, ha detto la leader dem intervenendo al primo appuntamento con l’iniziativa ‘Viaggio nel Terzo settore’ a Monterotondo, in provincia di Roma. “I nostri deputati e senatori sono in Albania e hanno detto una cosa che voglio riportarvi: ‘Qui stanno i torturati di Almasri mentre lui è stato riportato a casa con un volo di Stato con tutti gli onori. Questa è la sintesi di quello che stanno facendo”.

Fonti Viminale: “Modello Albania largamente condiviso in Ue”

 Il “modello Albania” dell’Italia è “largamente condiviso in Ue”. Lo affermano fonti del Viminale, sottolineando che nel consiglio dell’Ue degli Affari Interni tenutosi a Varsavia questa settimana, “la posizione del Ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, è stata largamente condivisa dai colleghi presenti”. “I partner europei in piena sintonia con la Commissione stanno pensando di rafforzare le norme dell’Ue che sostengono le procedure in frontiera applicate anche in Albania non solo con una anticipazione dell’entrata in vigore di alcune norme del Patto ma anche con soluzioni innovative. Gli stessi documenti discussi a Varsavia contengono un esplicito riferimento proprio al Protocollo Italia Albania come valido esempio di cooperazione innovativa con un Paese terzo. È il modello da cui partire per la realizzazione di veri e propri hub regionali sui quali c’è stata piena convergenza da parte dei Ministri europei”, aggiungono le stesse fonti.

Fonti Viminale: “Su Albania governo avanti con convinzione” 

Il protocollo Italia-Albania “è il modello da cui partire per la realizzazione di veri e propri hub regionali sui quali c’è stata piena convergenza da parte dei Ministri europei. Il governo, pertanto, andrà avanti nella convinzione che il contrasto all’immigrazione irregolare che si avvantaggia dell’utilizzo strumentale delle richieste di asilo sia la strada da perseguire per combattere gli affari dei trafficanti senza scrupoli”. Lo sottolineano fonti del Viminale.

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