Lorenzo Rovagnati muore in incidente in elicottero, aperta un’inchiesta

Insieme all'imprenditore, altre due persone sono decedute nello schianto

Lorenzo Rovagnati, 41 anni, titolare insieme al fratello Ferruccio dell’omonimo salumificio industriale, è morto precipitando in elicottero nella tenuta di famiglia a Noceto, in provincia di Parma. L’Agenzia nazionale per la sicurezza del volo (Ansv) ha disposto l’apertura di un’inchiesta di sicurezza e un team investigativo è sul sito dell’evento per svolgere il sopralluogo operativo. 

Morte anche le altre due persone a bordo dell’elicottero

Rovagnati era a bordo di un elicottero A109 con altre due persone quando il velivolo è precipitato. Si tratta dei due piloti, Flavio Massa, 59 anni e Leonardo Italiani, 30 anni. Nessuno è sopravvissuto. 

È precipitato subito dopo il decollo senza dare scampo ai due piloti e a Lorenzo Rovagnati, ad dell’omonimo salumificio industriale, l’elicottero Agusta Westland AW109 che l’imprenditore utilizzava per gli spostamenti dal Milanese al maniero di famiglia a Castelguelfo di Noceto, in provincia di Parma.

Secondo i primi rilievi dei carabinieri del Ris di Parma, che insieme all’Agenzia nazionale per la sicurezza del volo Ansv, sono stati delegati per le indagini dalla procura della Repubblica di Parma, il velivolo sarebbe precipitato da un’altezza compresa tra i 400 e i 500 metri dal suolo. L’elicottero si era alzato in volo, nonostante una fitta cortina di nebbia ricopriva la zona rendendo la visibilità molto ridotta. Tra le cause al vaglio di chi indaga, oltre all’errore di uno dei due piloti – Flavio Massa, 59 anni e Leonardo Italiani, 30 anni – morti anche loro nell’ incidente, un guasto meccanico all’elica di coda o un cavo elettrico toccato da una delle pale. Ipotesi che troveranno conferma solo dopo l’esame della scatola nera e dei piani di volo, per cui la procura ha disposto il sequestro come dell’area dove si trovano i rottami dell’elicottero. 

Carabinieri Parma: “Decollo elicottero regolare”

“Sin dalle prime ore abbiamo messo in campo per le attività tecnico-scientifiche il Ris, nostro reparto d’eccellenza. La nostra finalità è ricostruire la dinamica dei fatti. Al momento non possiamo parlare di un’ipotesi, abbiamo dei dati di fatto. Sappiamo che a 400-500 metri dall’elisuperficie dalla quale era decollato il velivolo c’è stato l’impatto al suolo. Adesso cercheremo con i tecnici e i consulenti di capire cosa è successo”. Lo ha detto il comandante provinciale dei Carabinieri di Parma, Andrea Pagliaro, parlando davanti alla residenza dei Rovagnati a Castelguelfo di Noceto dove ieri è precipitato l’elicottero con a bordo l’imprenditore Lorenzo Rovagnati e i due piloti. “È molto complesso, perché dobbiamo recuperare dei dati tecnici dal velivolo. La zona dell’impatto non era coperta da videosorveglianza. Abbiamo qualche filmato che riguarda il decollo, che appare regolare”, ha aggiunto Pagliaro.