Secondo quanto si apprende, l'iscrizione nel registro degli indagati è "a garanzia" dei medici coinvolti
Dieci medici, l’intera équipe intervenuta, risultano indagati dalla Procura di Brescia in relazione alla neonata morta dopo il parto lo scorso 31 gennaio. Il parto è avvenuto nell’ospedale di Desenzano. Si crea però un ‘caso nel caso’: uno dei ginecologi coinvolti pochi giorni dopo si è tolto la vita. L’uomo – apprende LaPresse – si è gettato da un ponte in Val di Non e sul caso la procura di Trento ha aperto un fascicolo come atto dovuto. Addosso al corpo del medico non è stato trovato alcun biglietto.
La piccola era figlia di una coppia di cittadini dell’Est europeo. Secondo quanto si apprende, l’iscrizione nel registro degli indagati è “a garanzia” dei medici coinvolti. Stando a quanto finora ricostruito, la piccola sarebbe venuta al mondo in stato di ipossia e trasferita immediatamente nell’ospedale di Brescia, dove però la neonata è deceduta nonostante i tentativi da parte dei medici del Civile.
I genitori della bambina hanno sporto denuncia e la Procura di Brescia ha aperto una indagine che dovrà appurare l’esatta dinamica di quanto accaduto.
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