Appiccato un incendio, un agente intossicato

Un detenuto ventiquattrenne d’origine egiziana si è suicidato stamani presso la Casa Circondariale di Pescara. Poco dopo sarebbe scattata una protesta a opera di reclusi, alcuni dei quali saliti sul tetto dell’edificio, e sarebbe stato appiccato un incendio a seguito del quale almeno un agente sarebbe rimasto intossicato. Sul posto sono accorsi rinforzi della Polizia penitenziaria, i vigili del fuoco e alcune ambulanze, mentre l’istituto è presidiato all’esterno dalle altre forze dell’ordine. A renderlo noto è stato Gennarino De Fazio, segretario generale della Uilpa Polizia Penitenziaria “Abbiamo ancora notizie sommarie e disarticolate, ma è chiaro che nelle Carceri proseguono senza soluzione di continuità e senza freni la scia di morte e i disordini“, aggiunge De Fazio.

12 suicidi in carcere solo nel 2025

“Con quello di oggi sono ben 12 i detenuti che si sono tolti la vita dall’inizio dell’anno, cui bisogna aggiungere un operatore, mentre non si contano le tensioni. Per dare un dato, nel 2024 sono state 3.500 le aggressioni subite dalla Polizia penitenziaria. Tutto ciò non sta trovando un argine concreto da parte del Governo, che agisce con placebo e improbabili progetti verosimilmente destinati a fallire, ma più probabilmente a complicare ulteriormente il già drammatico stato delle cose per l’utenza e per il personale”, spiega il Segretario della Uilpa Pp. “Va subito deflazionata la densità detentiva, sono 16mila i ristretti oltre i posti disponibili, necessita potenziare gli organici della Polizia penitenziaria, mancanti di più di 18mila unità, va garantita l’assistenza sanitaria e vanno avviate riforme complessive dell’intero sistema d’esecuzione penale, particolarmente, di quello inframurario. È impensabile continuare così”, conclude De Fazio.

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