A Varapodio, in provincia di Reggio Calabria, una donna e un uomo sono stati arrestati per una truffa ad una centenaria. La chiamata da un numero sconosciuto, poi una voce autorevole, che si presenta come un maresciallo dei Carabinieri e le dice di raccogliere tutti i soldi che ha in casa, perché il figlio è stato arrestato e bisogna pagare la cauzione.
È la truffa con l’ormai consolidato metodo del finto carabiniere, quella in cui stava per incappare anche un’anziana signora della provincia di Reggio Calabria. Per fortuna, i Carabinieri, quelli veri, erano già sulle tracce dei due truffatori, un uomo e una donna. A tradire i due, i tentativi che avevano fatto lo stesso giorno. Non si erano, infatti, limitati a contattare l’anziana varapodiese, ma avevano effettuato analoghe telefonate ad altri suoi compaesani.
Tra questi, un’anziana che, avendo partecipato ad uno dei corsi anti truffa organizzati dai Carabinieri, ha capito subito la situazione ed ha chiamato il 112 per segnalare i malviventi. Immediata, quindi, la mobilitazione di tutte le pattuglie sul territorio. Ed è proprio gravitando nell’abitato di Varapodio, che l’attenzione dei militari della Compagnia di Taurianova veniva catturata dalla presenza di un’autovettura sospetta, ferma nei pressi dell’abitazione dell’anziana signora. A bordo, un uomo che teneva il motore acceso. Una disattenzione costata cara perché, fermandosi a controllare l’uomo, i Carabinieri hanno notato una ferma sull’uscio di casa con in mano, un rotolo di banconote e un pacco contenente dei gioielli. Un bottino da oltre 15.000 Euro. L’uomo e la donna, entrambi poco più che ventenni e di origine campana, sono stati arrestati per il reato di truffa.
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