I numeri emergono dal report del Servizio analisi criminale. Flessione sia per vittime di genere maschile che femminile

Tornano a calare gli omicidi volontari in Italia: 319 quelli registrati nel 2024, il 6% in meno dei 340 commessi nel 2023. La flessione è del 6,36% per le vittime di genere maschile (206 nel 2024, contro i 220 del 2023), e del 5,8% per quelle di genere femminile (113 contro 120). Il tasso di omicidi è di 0,54 vittime per 100mila abitanti. I numeri emergono dal report sugli omicidi del Servizio analisi criminale, struttura interforze della Direzione centrale della polizia criminale del Dipartimento della Pubblica sicurezza. I dati sono acquisiti dalla banca dati delle forze di polizia, che vengono confrontati e integrati con le informazioni che pervengono dai presidi territoriali della Polizia di Stato e dell’Arma dei Carabinieri e con quelle che emergono dalle fonti aperte.

Come evidenziano le tabelle, nell’arco dell’ultimo decennio il numero degli omicidi volontari consumati è diminuito del 33%: dai 475 eventi verificatisi nel 2015 si è passati ai 319 casi censiti nel 2024. Il trend in costante decremento ha fatto registrare il valore più basso nel 2020 (anno caratterizzato dall’emergenza legata alla pandemia da Covid-19), seguito da una fase di incremento nel triennio successivo e una nuova decisa decrescita nell’ultimo anno (2024), con 319 casi a fronte dei 340 dell’anno precedente (-6%). Al decremento del totale generale degli omicidi corrisponde una flessione del 38% per gli uomini e del 22% per le donne. Nello specifico, mentre il trend dei casi con vittime maschili rispecchia sostanzialmente le variazioni dell’andamento del totale degli omicidi, gli eventi con vittime femminili procedono con una linea tendenzialmente autonoma, altalenante e più piatta, ma con un’evidente diminuzione nell’ultimo biennio. 

Gli omicidi del biennio 2023-2024 sono avvenuti nella maggior parte dei casi al culmine di una lite degenerata; nel 2024, in particolare, ciò è avvenuto nel 49% dei casi, a fronte del 45% del 2023. Gli omicidi in cui, invece, l’autore risulta aver agito per motivi passionali si attestano per il 2024 al 5%, in diminuzione rispetto al 2023, in cui avevano rappresentato l’11% del totale. Nel biennio in esame resta invariata la percentuale del movente ‘pietatis causa’ (3%), ovvero di quegli eventi commessi con sentimenti di compassione e di pietà da un familiare, solitamente un coniuge o un compagno che, spesso a sua volta in una condizione di vulnerabilità e solitudine, pone fine alla propria esistenza; sono i casi definiti quali episodi di ‘omicidio-suicidio’.

Per quanto attiene al cosiddetto modus operandi, nel 2024, così come nell’anno precedente, si rivela preminente l’uso di armi improprie e/o armi bianche (133 casi nel 2024, a fronte dei 156 nel 2023), mentre le armi da fuoco risultano utilizzate in 98 casi nel 2024 e 101 nel 2023. Seguono le aggressioni (45 omicidi nel 2024, a fronte di 53 nel 2023) e l’asfissia/soffocamento/strangolamento (37 casi, a fronte dei 26 del 2023). Risultano, infine, 6 gli omicidi volontari consumati tramite avvelenamento registrati nel 2024, a fronte dei 4 del 2023. A livello regionale la Campania, la Lombardia e il Lazio sono le regioni che fanno registrare nel biennio i valori maggiori; tra queste, la Campania evidenzia nel 2024 anche un deciso incremento rispetto all’anno precedente (+31%). Quanto all’andamento degli omicidi riconducibili all’ambito della criminalità organizzata, è in forte decremento nel decennio 2015-2024, registrando nell’ultimo anno una flessione del 72% rispetto al 2015 (53 contro 15).

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