Imputati dopo gli arresti dell'operazione Doppia Curva anche il capo della Sud Luca Lucci e della Nord Andrea Beretta
La gup di Milano Rossana Mongiardo ha accolto la richiesta di costituzione di parte civile di Milan, Inter e la Lega Serie A nel processo con rito abbreviato legato all’inchiesta ultras, a carico dei vertici delle curve di San Siro, arrestati lo scorso 30 settembre nell’operazione ‘Doppia Curva’ della Direzione distrettuale antimafia di Milano.
È la decisione che arriva al termine della prima udienza del processo che si tiene a porte chiuse in aula bunker al carcere milanese di San Vittore, dove i pm Paolo Storari e Sara Ombra contestano l’esistenza di due associazioni a delinquere finalizzate alle lesioni, percosse, resistenza a pubblico ufficiale, estorsioni sugli spalti dello stadio milanese.
Contro gli ultras dell’Inter viene contestata anche l’ipotesi dell’agevolazione mafiosa della cosca ‘ndranghetista dei Bellocco. Fra i 19 imputati ci sono il leader della Sud, Luca Lucci (in carcere anche per droga e come mandante del tentato omicidio dell’ultrà Enzo Anghinelli), il capo della Nord Andrea Beretta, arrestato il 4 settembre 2024 per l’omicidio del rampollo ‘ndranghetista Antonio Bellocco a Cernusco sul Naviglio e che ha scelto di collaborare con i magistrati, e l’ex vertice della Nord, Marco Ferdico. La prossima udienza è stata fissata per il 27 marzo.
La società rossonera e la Lega Calcio si erano già costituite già lo scorso 20 febbraio nel processo con rito ordinario che vede imputati solo tre membri della curva del Milan: Christian Rosiello (42 anni), ex bodyguard del rapper Fedez, Francesco Lucci (45), fratello del leader della curva Sud rossonera, Luca Lucci, e Riccardo Bonissi (35).
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