Tentato peculato. È l’ipotesi di reato con cui la procura della Repubblica di Roma ha iscritto sul registro degli indagati Cristiano Cannarsa, l’amministratore delegato di Sogei.
La guardia di finanza sta effettuando alcune perquisizioni legate alla precedente indagine sulla corruzione negli appalti informatici che portò lo scorso anno all’arresto dell’ex direttore generale Paolino Iorio per una tangente di 15mila euro ricevuta da un imprenditore del campo informatico.
“Il Ceo di Sogei, Cristiano Cannarsa, è attualmente oggetto di un’indagine per il reato di ‘tentato peculato'”. Lo ricorda la società in una nota, spiegando che “questa indagine è stata avviata dalla magistratura come naturale evoluzione a seguito dell’arresto in flagranza di Paolino Iorio, ex Direttore Generale di Sogei, colto mentre riceveva una tangente e licenziato da Sogei per questo motivo”.
In merito a questa situazione, “l’ingegnere Cannarsa desidera sottolineare di avere piena fiducia nell’operato della magistratura e di mantenere la massima serenità”, sottolinea Sogei, indicando che “continuerà a collaborare con le indagini, assicurando la massima trasparenza e disponibilità nella certezza di un celere e completo chiarimento della posizione dell’AD”.