Mariti ed ex violenti: ecco alcune storie di aggressioni e minacce che in diversi casi andavano avanti da parecchi anni
Nonostante quotidianamente venga rinnovato l’appello al rispetto di genere, amplificato in coincidenza della Giornata internazionale della donna, anche oggi in diverse città italiane si sono registrati casi di violenza contro le donne, vittime di minacce, aggressioni o atti persecutori da parte di mariti, compagni, o ex. Storie di maltrattamenti che in alcuni casi andavano avanti anche da parecchi anni.
Violenza contro le donne, i casi da Reggio Emilia e L’Aquila
Il primo caso è quello di Reggio Emilia, dove per quattro anni un 42enne era divenuto l’incubo della sua compagna. Anche a causa dell’abuso di alcol e droghe, l’uomo offendeva e vessava quotidianamente la donna, arrivando ad aggredirla con calci e pugni o il lancio di oggetti. Vessazioni e aggressioni fisiche e psicologiche dettate dalla richiesta insistente di soldi per acquistare la droga o l’alcol. Fino all’ultimo più grave episodio, con l’uomo che ha cercato di prendere la vittima per il collo, strapparle i cappelli e darle un pugno sulla testa e uno sul naso, per poi rinchiuderla in casa, senza poterla fare uscire. Al termine dell’iter processuale, l’uomo è stato condannato a tre anni e un mese di reclusione.
A Roma invece i carabinieri hanno arrestato un 30enne originario del Perù notato mentre, a bordo di un’auto ferma, aveva appena picchiato la moglie che in braccio teneva la figlia di appena un anno. L’uomo è stato arrestato e condotto presso il carcere di Regina Coeli.
A Teramo i maltrattamenti nei confronti di una donna andavano avanti da almeno 10 anni. Qui i carabinieri hanno eseguito quindi un divieto di avvicinamento all’ex compagna, vittima di violenze fisiche e psicologiche avvenute anche in presenza dei figli della coppia.
A Frosinone invece un 44enne albanese è stato arrestato con l’accusa di maltrattamenti, atti persecutori e lesioni personali aggravate nei confronti della compagna. La donna per almeno otto mesi ha subito le morbose violenze dovute alla gelosia dell’uomo, sfociate in aggressioni fisiche che in un caso le hanno causato ferite con prognosi di 40 giorni.
Infine, a L’Aquila, un giovane è stato condannato in via definitiva a due anni e sei mesi di reclusione per aver maltrattato l’ex compagna, al punto da indurla in un perenne stato di terrore. L’uomo, di Avezzano, avrebbe controllato capillarmente gli spostamenti della vittima, e l’avrebbe picchiata per ogni futile motivo, fino a quando, a chiedere aiuto alle forze dell’ordine è stata la madre della vittima, stanca e spaventata dalle continue violenze nei confronti della figlia.
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata