La giovane fu uccisa il 13 agosto 2007. L'uomo dovrà sottoporsi all'esame del Dna
C’è un nuovo indagato nel caso del delitto di Garlasco, in cui fu uccisa Chiara Poggi. Si tratta di Andrea Sempio, amico del fratello della giovane trovata senza vita in casa il 13 agosto del 2007.
A iscrivere il nome di Andrea Sempio nel registro degli indagati è la Procura di Pavia. Lo ha riferito il Tg1. Secondo la testata Rai un avviso di garanzia sarebbe stato notificato all’allora 18enne già indagato in seguito a una segnalazione della difesa di Alberto Stasi, e archiviato nel 2017.
Alberto Stasi condannato a 16 anni per l’omicidio
Per la morte di Chiara Poggi è stato condannato a 16 anni il fidanzato della ragazza, Alberto Stasi. La Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso dei suoi avvocati per una riapertura del caso. “Il rigetto di questo ricorso conferma, semmai ve ne fosse stato bisogno, che la sentenza di condanna è stata emessa all’esito di un giusto processo e sulla base delle nuove prove acquisite davanti alla corte d’Assise d’appello di Milano”. Così Francesco Compagna, avvocato della famiglia Poggi, commenta la pronuncia della Cassazione. “Noi legali e la famiglia Poggi non abbiamo mai voluto dei giudizi sommari ma un accertamento rigoroso della verità. E questo accertamento vi è stato e speriamo che tutti ne vogliano prendere atto”.
Sempio dovrà sottoporsi all’esame del Dna
E’ fissato per giovedì mattina nella sede della scientifica dei Carabinieri di Milano il prelievo salivare con il tampone per Andrea Sempio, indagato per l’omicidio di Chiara Poggi a Garlasco. Gli esami per il test del Dna sono stati imposti dal gip di Pavia, dopo che Sempio – amico del fratello della vittima – aveva inizialmente negato il consenso. L’avviso di garanzia per il 37enne è stato notificato la settimana scorsa, l’accusa è di omicidio in concorso con ignoti o con Alberto Stasi, da 10 anni in carcere a Bollate dopo la condanna in via definitiva per l’uccisione della fidanzata, il 13 agosto 2007. Sempio, la cui posizione in relazione alla morte di Chiara Poggi era già stata archiviata nel 2017, ha preso la notizia dell’indagine “male, molto male. Una cosa inaspettata che lo ha sconvolto, peggio della prima volta” ha affermato il suo legale, l’avvocato Massimo Lovati.
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