Il critico d'arte ed ex sottosegretario alla cultura parla del suo disagio mentale in una lunga intervista

Vittorio Sgarbi racconta la depressione che lo ha colpito e costretto a un lungo ricovero. Il critico d’arte ed ex sottosegretario alla cultura, in una lunga intervista rilasciata a Repubblica, ha parlato della depressione sopraggiunta dopo alcuni problemi di salute. “La mia attuale malinconia o depressione è una condizione morale e fisica che non posso evitare. Come abbiamo il corpo, così ci sono anche le ombre della mente, dei pensieri, fantasmi che sono con noi e che non posso allontanare”, ha spiegato Sgarbi. “Non ne avevo mai sofferto. Mi sembra un treno che si è fermato a una stazione sconosciuta“, ha aggiunto. 

Le ombre della mente

Trascorro una fase di meditazione dolorosa su quello che ho fatto e sul destino che mi attende. In fondo, le cose che ho scritto, le opere d’arte che vedi, appartengono a un progetto di sopravvivenza. Qualcosa che rimanga e che si prolunghi oltre la vita”. Il racconto continua toccando altri aspetti della vita del critico e le vicende giudiziarie che lo hanno coinvolto. “Quanto la vicenda giudiziaria mina questa fase della mia vita? In modo intenso, direi devastante. Di alcuni atti, eseguiti in assoluta naturalezza, mi vengono imputati una serie di comportamenti che non erano i miei”, spiega lo storico dell’arte. “Ho sempre cercato di avere cura e attenzione per le opere. Che dal loro studio, e in certi casi dal loro acquisto, se ne ricavino le mie cattive intenzioni mi crea certamente dei turbamenti sgradevoli”. 

L’auspicio di Sgarbi

Sgarbi auspica “che si affermi una verità, che è la verità dello spirito con cui ho fatto queste cose”. E sulla televisione, che ha svelato la sua parte più irruenta e provocatoria, commenta: “Non c’è dubbio. Non era una recita a teatro ma la rappresentazione del mio temperamento. Questo è stato il senso della televisione per me. Oggi lo vedrei come una parte di me distante, come un calore di fiamma lontano. Oggi guardo le cose senza il desiderio di essere coinvolto“. 

Arte, politica e provocazione: chi è Vittorio Sgarbi

Vittorio Sgarbi è una figura poliedrica del panorama culturale e politico italiano, noto per il suo ruolo di critico d’arte, autore e personaggio televisivo. Nato il 8 maggio 1952 a Ferrara, Sgarbi ha dedicato gran parte della sua carriera alla difesa dell’arte e della cultura, ricoprendo anche importanti incarichi pubblici. La sua attività politica lo ha portato a ricoprire ruoli di rilievo in vari governi e a fondare movimenti politici, spesso caratterizzati da posizioni provocatorie e controverse. Sgarbi è anche celebre per il suo stile comunicativo diretto e per le sue polemiche pubbliche, che lo hanno reso una figura divisiva ma di grande impatto mediatico. Nel corso della sua carriera, ha affrontato anche diverse controversie legali, ma continua a essere un personaggio di primo piano nel dibattito pubblico italiano. 

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