Nel 2013 la salita di Bergoglio al Soglio Pontificio

Il faro acceso sui migranti e l’impegno per la pace. Viaggi, Giubilei e continui appelli in un mondo che cambia. Il 13 marzo del 2013 Jorge Mario Bergoglio veniva eletto Papa. Sono passati 12 anni dalla salita al Soglio Pontificio di Francesco. Anni intensi in cui il mondo è cambiato. Un lasso temporale in cui il Pontefice non ha mai mancato di far sentire la propria voce. A volte con appelli, sempre diretti e chiari, a volte con gesti che hanno fatto il giro del mondo.

Questi i 12 momenti significativi dei 12 anni del Pontificato di Francesco.

8 luglio 2013: Papa Francesco va a Lampedusa per accendere un faro sul dramma dei migranti. Dall’isola lancia una delle espressioni più forti del suo magistero denunciando la “globalizzazione dell’indifferenza” che ha cancellato la capacità di piangere davanti ai drammi dell’umanità. 21 giugno 2014: Bergoglio si reca a Cassano allo Ionio, in Calabria, nel paese del piccolo Cocò Campolongo, un bambino di 3 anni ucciso dalla ‘ndrangheta. “I mafiosi non sono in comunione con Dio: sono scomunicati”, esclama Bergoglio che scomunica così i mafiosi, richiamando un altro grande anatema contro la mafia in Sicilia di San Giovanni Paolo II.

29 novembre 2015: è il giorno dell’apertura del Giubileo Straordinario della Misericordia e Papa Francesco compie un gesto che farà storia. Per la prima volta la prima Porta Santa a essere aperta non è quella di San Pietro: Bergoglio sceglie di aprire la porta a Bangui, nella Repubblica Centrafricana.

29 luglio 2016: Papa Francesco visita il campo di concentramento di Auschwitz, dove entra a piedi, e il campo di Birkenau. La visita si svolge nel più assoluto silenzio da parte del Pontefice. Le uniche parole saranno quelle affidate al messaggio, scritto in spagnolo, sul Libro d’Onore: “Señor ten piedad de tu pueblo. Señor, perdón por tanta crueldad!, Signore, abbi pietà del tuo popolo. Signore, perdono per tanta crudeltà”.

20 giugno 2017: Papa Francesco si reca in pellegrinaggio sulla tomba di don Lorenzo Milani, a Barbiana, per rendere omaggio “alla memoria di un sacerdote che ha testimoniato come nel dono di sé a Cristo si incontrano i fratelli nelle loro necessità e li si serve, perché sia difesa e promossa la loro dignità di persone, con la stessa donazione di sé che Gesù ci ha mostrato, fino alla croce”. È un gesto che sa di mea culpa nei confronti di un personaggio osteggiato nel passato dalla Chiesa.

16 gennaio 2018: nella nunziatura di Santiago del Cile, Francesco incontra un gruppo di vittime di abusi, prega e piange con loro.

11 aprile 2019: il Pontefice, in nome della pace, si abbassa e bacia i piedi dei leader del Sud Sudan. Il gesto avviene a conclusione del ritiro spirituale per la pace in Sud Sudan nel corso del quale Bergoglio aveva chiesto “come fratello” ai leader del Sud Sudan di “rimanere nella pace”.

2020: è l’anno del Covid, della pandemia che sconvolge il mondo. Il mondo chiuso in casa e lui solo in una Piazza San Pietro in una piovosa sera di fine marzo per un momento straordinario di preghiera. È il 27 marzo: l’immagine fa il giro del mondo, entrando di diritto nella storia.

5-8 2021: Papa Francesco compie un viaggio in Iraq e scrive la storia della Chiesa. È il primo Pontefice a visitare il Paese. Una prima volta eterna per Bergoglio che rimane colpito. “L’Iraq rimarrà sempre nel mio cuore”, le sue parole.

25 febbraio 2022: la Russia invade l’Ucraina. A poche ore dall’attacco il Papa si reca nell’ambasciata russa della Santa Sede per chiedere lo stop di ogni violenza. Un impegno per la pace, quello di Bergoglio, che continua anche ora dal letto del Gemelli da dove, ha detto “la guerra sembra ancor più assurda”.

5 gennaio 2023: Francesco celebra i funerali del suo predecessore Benedetto XVI morto da Papa Emerito. È la prima volta nella storia contemporanea che un Papa celebra il rito funebre di un altro Papa, benché ‘dimissionario’.

24 dicembre 2024: Papa Francesco apre la Porta Santa in Piazza San Pietro e dà il via ufficiale al Giubileo della Speranza. Lo fa seduto su una sedia a rotelle. Stanco, ma con la voglia di non fermarsi mai e continuare a guidare la Chiesa.

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