“Come avevamo richiesto il giudice ha riconosciuto le attenuanti generiche. La pena è però, secondo noi, errata nella determinazione”. Così Valerio Spigarelli, avvocato di Gabriele Bianchi subito dopo lettura della sentenza della Corte d’Assise d’Appello di Roma che ha ricalcolato la pena a 28 anni di carcere per il suo assistito e riconfermato invece l’ergastolo per il fratello Marco, per l’omicidio di Willy Monteiro Duarte nel 2020. I due fratelli erano stati condannati entrambi all’ergastolo in primo grado per omicidio volontario per poi vedere in appello la pena ridotta a 24 anni e il reato derubricato a omicidio preterintenzionale. La Cassazione ha però ordinato di ripetere il secondo grado di giudizio per ricalcolare la pena. Alla base della decisione l’accoglimento del ricorso della Procura che aveva contestato l’applicazione delle attenuanti generiche. “Però la cosa importante” prosegue il legale, “è che il giudizio che già era stato dato dalla Corte d’Assise d’Appello sull’applicabilità delle attenuanti generiche a Gabriele Bianchi è stata riconosciuta e devo dire che secondo me non poteva essere altrimenti. Anche perché avevamo documentato i motivi che già c’erano e che, se vogliamo, nel periodo successivo anche con un comportamento carcerario ottimo da parte di Gabriele Bianchi, hanno confermato il giudizio sulla personalità che era stato troppo severo in primo grado. Adesso si aspetta di leggere le motivazioni e vedremo quel che si deve fare”.
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