Tocca quota 50.000 presenze l’iniziativa ‘Una piazza per l’Europa’ a Roma. A riempire Piazza del Popolo per la manifestazione a sostegno dell’Unione Europea diverse anime: dall’Anpi alla Comunità di Sant’Egidio, dalla Cgil alla comunità ucraina in Italia. Ed è proprio sulla questione della difesa che la piazza sembra più divisa. C’è chi approva il piano di riarmo lanciato da Ursula von der Leyen e chi non vuole sentir nemmeno parlare di armamenti. “Più armi portano a più guerra, molto semplicemente”, dice un ragazzo. Di diverso avviso sono i membri della comunità ucraina in Italia che chiedono più forza da parte dell’Ue nella difesa del loro paese: “Dovete ricordarvi che dietro di voi c’è l’Ucraina che combatte per libertà e indipendenza quindi vi chiediamo aiuto perché fino adesso non è che l’Europa abbia fatto più di tanto”, dice una signora ucraina. “È il momento di aprire questo dibattito e di costruire un sistema europeo di difesa perché la sicurezza dell’Europa e del mondo è a rischio con il prevalere di questi nazionalismi”, afferma Simone che è membro del Movimento federalista europeo, sceso in piazza con le sue bandiere bianco verdi. Una piazza senza simboli di partito ma che ha visto la partecipazione di Pd, Avs, Azione, +Europa e Italia Viva. Non tutti con la stessa idea di difesa dei valori europei. “Se queste visioni diverse possono convivere? Devono convivere”, risponde un ragazzo.
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