Secondo l'accusa ci sarebbero stati sistematici conflitti di interesse per decidere l'organo sul cui parere si basa l'avanzamento delle pratiche edilizie

Nuovi sviluppi nell’indagine sull’urbanistica a Milano. Ci sarebbe un “accordo” tra “associazioni di categoria” dei costruttori e “l’ordine degli architettidietro la “composizione” della commissione per il paesaggio del Comune di Milano: un accordo con cui sarebbero “coordinate le candidature” di architetti, ingegneri e professionisti che entrano a far parte dell’organo tecnico-consultivo comunale da cui dipendono i destini dei progetti immobiliari del capoluogo lombardo e sul cui parere si basa l’avanzamento delle pratiche edilizie. È quanto scrive il Nucleo di polizia economico finanziaria della Guardia di Finanza in un’informativa agli atti dell’inchiesta sull’urbanistica di Milano che a inizio marzo ha portato agli arresti domiciliari per corruzione e depistaggio l’ex dirigente Giovanni Oggioni. L’annotazione dei militari delle fiamme gialle è stata depositata in vista degli interrogatori preventivi di mercoledì quando il gip Mattia Fiorentini dovrà sentire gli indagati Marco Emilio Cerri, Andrea Viaroli e Carla Barone per decidere sulle richieste di interdittiva dei pm Petruzzella-Filippini-Clerici-Siciliano. Secondo gli investigatori negli ultimi 2 mandati della commissione paesaggio (2018-2021 e 2021-2024) si sono “verificati sistematicamente” casi di “conflitti di interesse” e negli ultimi mesi dello scorso anno “in vista della nuova composizione” che sarebbe dovuta avvenire con regole volte a impedirli, come il divieto per 8 membri su 15 di “svolgere la professione di architetto o urbanistica in città nel corso del mandato”, ci sarebbero state “significative condotte” per “favorire la nomina di professionisti ‘graditi’“.

Inchiesta urbanistica, le intercettazioni sul ‘patto’ per la Commissione paesaggio

Gli inquirenti segnalano in particolare le intercettazioni di Oggioni – contemporaneamente segretario dell’ordine degli architetti, componente della commissione paesaggio fino a dicembre e consulente per circa 178mila euro in 3 anni dei costruttori di Assimpredil-Ance – in cui questi si farebbe “promotore” di un patto fra ordine professionale e associazioni di categoria. Ad esempio quando il 5 novembre 2024, due giorni prima di essere perquisito, telefona al presidente per la Lombardia dell’Istituto Nazionale di urbanistica, Marco Engel (estraneo all’inchiesta) e gli dice: “Abbiamo visto un po’ come fare le nomination per la commissione del paesaggio. Ci eravamo posti il problema. Magari altri, organismi o associazioni vogliono fare delle nomine, cerchiamo di non sovrapporci”. Se “uno lo nomino io – prosegue nell’esempio – lo nomini tu, lo nomina un altro e sprechiamo delle cartucce“. Lo stesso giorno il 68enne parla con l’architetto Giacomo Cristoforo De Amicis (membro della commissione, non indagato) che gli chiede “delucidazioni” sulla possibilità di essere di nuovo eletto perché ha il dubbio se “farsi proporre” dall’ordine degli architetti o dall’Istituto Nazionale di Architettura per la Lombardia di cui è vice presidente. Oggioni suggerisce di “optare” per la seconda, chiedendo anche di far proporre da Inarch l’architetto Alessandro Trivelli e Sonia Beatrice Calzoni tra le “quote rosa” per non “sovrapporsi”.

Le prossime tappe dell’inchiesta

Mercoledì mattina il gip Mattia Fiorentini interrogherà l’architetto 52enne Marco Emilio Cerri, progettista-urbanista e componente della commissione VIA-VAS del Ministero dell’Ambiente, su cui pende la richiesta di interdittiva della Procura di Milano che lo indaga per falso per non aver dichiarato i conflitti di interesse quando era membro della commissione paesaggio “pur essendo impegnato in numerosissimi progetti”, per concorso in alcuni falsi in atto pubblico sulle pratiche edilizie di via Anfiteatro 7 e via Cecchi 9/4 e per traffico di influenze sul cantiere di via Lamarmora 23-27, occasione in cui avrebbe bloccato la pratica edilizia di un costruttore grazie alle sue “relazioni” negli uffici del Comune fino a quando non è stato incaricato del progetto. Cerri è anche uno dei professionisti che nelle intercettazioni si intesta la paternità della legge ‘Salva Milano’ per bloccare le inchieste giudiziarie sull’urbanistica, poi affossata in commissione Ambiente al Senato dopo l’indagine. È fissato l’interrogatorio preventivo anche del dirigente di Palazzo Marino, Andrea Viaroli, indagato per abusi edilizi sul cantiere delle ‘Residenze Lac’ di via Cancano sotto sequestro, per presunti falsi sui progetti ‘Scalo House’ (un altro cantiere sotto sequestro) di via Lepontina 4-via Valtellina 38, di via Anfiteatro 7 e via della Zecca Vecchia. Infine sarà sentita una funzionaria dello Sportello unico edilizia, indagata e imputata in diverse inchieste per abusi edilizi e lottizzazione abusiva e raggiunta da una contestazione di danno erariale della Procura regionale presso la Corte dei Conti, che nelle scorse settimane ha manifestato l’intenzione di chiese il trasferimento in ufficio diverso del Comune per far venire meno le esigenze cautelari. Tutti e tre hanno manifestato l’intenzione di rispondere alle domande.

 

 

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata