“Da circa quarant’anni la Fondazione Artemisia si occupa di violenza sulle donne insieme a mobbing, stalking, bullismo, tutte quelle che sono le forme di violenza su cui dovremmo intervenire velocemente e correggere per il futuro dei nostri ragazzi e delle future generazioni”. Lo ha detto la presidente della Fondazione Artemisia, Mariastella Giorlandino, a margine della conferenza tenuta stamani, 18 marzo, presso la Sala Giulio Cesare dell’Università Guglielmo Marconi a Roma, da lei promossa ed organizzata insieme a Maria Grazia Cucinotta, in merito ai temi quali il femminicidio, lo stalking, il patriarcato, il body shaming ed ogni forma di violenza contro le donne. “Oggi abbiam o voluto questa giornata dicendo sì, in merito a quello che domani sarà la Festa del Papà, perché dobbiamo ridisegnare il rapporto tra il maschile e il femminile, il rispetto, l’educazione all’affettività, infatti con il ministro Valditara stiamo mettendo a punto quello che saranno dei futuri programmi all’interno e le scuole”, ha spiegato Giorlandino.

“Noi purtroppo viviamo ancora in Italia questo senso di possesso, sia nel maschile che nel femminile. Il senso del possesso deriva dalla mancanza di affettività nell’età in cui ci si sviluppa all’interno delle proprie famiglie. L’affettività è un qualcosa che ci rende più forti. Quando viene a mancare questo senso di forza interiore ci si può fare l’idea che un amore, un rapporto di lavoro se si ‘possiede’, ti dà un senso di forza. Invece la forza è solo ciò che abbiamo dentro di noi, non la possiamo trovare in nessun altro modo – ha proseguito la presidente di Artemisia -. Poi io parlo con cognizione di causa, perché ho subito delle situazioni che nella mia vita mi hanno segnato molto, quindi mi batterò sempre affinché per i giovani, per la nuova generazione ci possa essere una serenità, un rapporto di equilibrio affettivo e soprattutto mai più il senso di violenza, perché la violenza impoverisce la società e la fa evolvere male”.

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