L'azienda: "Prendiamo atto, piena collaborazione con i giudici"
Sono nove le persone, di cui sette dipendenti Eni, che hanno ricevuto avvisi di garanzia a vario titolo per l’esplosione al deposito di Calenzano dello scorso 9 dicembre che causò cinque morti. Indagata anche Eni Spa.
Esplosione Calenzano, Eni: “Prendiamo atto, piena collaborazione con i giudici”
Eni “prende atto delle informazioni di garanzia annunciate ed emesse oggi dalla Procura di Prato in relazione all’incidente al Deposito di Calenzano. Come appreso, gli avvisi hanno riguardato responsabili e operatori di aree tecnico operative della Direzione Refining Revolution and Transformation di Eni legate alle attività del deposito, esponenti della ditta fornitrice Sergen, nonché la stessa Eni SpA per la responsabilità ex Legge 231, e consentiranno il proseguo delle attività investigative anche con il coinvolgimento dei soggetti interessati”. E’ quanto si legge in una nota.
“Eni conferma, come fatto finora – continua il cane a sei zampe – la propria piena e totale collaborazione all’autorità giudiziaria, con la volontà prioritaria di contribuire a individuare le cause e le dinamiche ad esse associate all’origine dell’incidente. Eni conferma altresì il proprio impegno al risarcimento dei parenti dalle vittime dell’incidente e, con la maggiore tempestività possibile consentita dai tempi dalle attività di perizia, dei danni civili sul territorio, in avanzato stato di definizione complessivo”.
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