Luca Casarini: "Non potranno più dire che è un complotto di Soros"
“I circa 90 obiettivi notificati da WhatsApp rappresentano probabilmente una frazione del numero totale di casi Paragon”. È quanto contenuto nel report pubblicato oggi da The Citizen Lab, team dell’Università di Toronto, con l’obiettivo di comprendere “la portata e la sala dei potenziali abusi dello spyware Paragon”. “Abbiamo condiviso la nostra analisi dell’infrastruttura di Paragon con Meta – prosegue il report -, che ci ha detto che i dettagli erano fondamentali per la loro indagine in corso su Paragon. WhatsApp ha scoperto e mitigato un exploit zero-click attivo di Paragon e in seguito ha avvisato oltre 90 individui che riteneva fossero stati presi di mira, tra cui membri della società civile in Italia”. “Nei casi già esaminati – si legge -, esiste un modello preoccupante e familiare di attacchi a gruppi per i diritti umani, critici del governo e giornalisti”. The Citizen Lab ha effettuato ispezioni forensi sui dispositivi di Francesco Cancellato, caporedattore di Fanpage.it, Luca Casarini e Giuseppe ‘Beppe’ Caccia, rispettivamente fondatore co-fondatore di Mediterranea Saving Humans. Loro sono tra i 90 destinatari della notifica di WhatsApp in cui venivano informati di essere stati presi di mira dallo spyware di Paragon.
Citizen Lab: “Da Governo italiano mancanza di chiarezza su Paragon”
“La risposta del governo italiano alla situazione di Paragon si è evoluta nel tempo. In uno schema familiare che è iniziato con i dinieghi, il governo italiano è stato costretto a riconoscere i contratti con Paragon Solutions. Tuttavia, la risposta del governo è stata caratterizzata da una mancanza di chiarezza, trasparenza e specificità sui casi segnalati finora“, si legge nel rapporto sullo spyware Graphite pubblicato oggi da The Citizen Lab, team dell’Università di Toronto che ha effettuato analisi forensi sui telefoni del direttore di Fanpage, Francesco Cancellato, del fondatore di Mediterranea Luca Casarini e dell’armatore Beppe Caccia, rilevando infezioni con il virus di Paragon.
Citizen Lab: “Anche in democrazie c’è rischio di abuso tecnologie spia”
“Lo spyware mercenario non fa eccezione, con numerose democrazie che distribuiscono spyware contro giornalisti, difensori dei diritti umani e altri membri della società civile. In effetti, le organizzazioni che lavorano contro la proliferazione e l’abuso dello spyware, tra cui il Citizen Lab, hanno avvertito che la tentazione di usare questa tecnologia in modo da violare i diritti è così grande che, anche nelle democrazie, verrà abusata“, ha evidenziato il rapporto sullo spyware Graphite pubblicato oggi da The Citizen Lab.
Spyware: Paragon Solutions, in rapporto Citizen Lab diverse inesattezze
“Il breve riassunto del rapporto inviato include diverse inesattezze, ma senza ulteriori dettagli non possiamo essere più specifici o fornire commenti per la cronaca”. E’ quanto scritto dal presidente esecutivo di Paragon Solutions, John Fleming, al Citizen Lab, team dell’Università di Toronto che ha svolto analisi forensi sui telefoni del direttore di Fanpage, Francesco Cancellato, del fondatore di Mediterranea Luca Casarini e dell’armatore Beppe Caccia, rilevando infezioni con il virus di Paragon. “Vorremmo anche sottolineare che, come parte del nostro impegno nei confronti dei nostri clienti e delle loro missioni di sicurezza nazionale – prosegue Fleming -, ci impegniamo a mantenere la riservatezza delle loro operazioni, assicurandoci al contempo che siano agenzie adeguatamente controllate. Inoltre, le restrizioni legali relative alla sicurezza nazionale e alle relazioni estere potrebbero limitare la nostra capacità di commentare”.
Spyware: Casarini, nessuno può più dire che nostro è complotto di Soros
“Adesso ci sono anche le prove forensi, quindi le prove legali, della presenza di ‘Graphite’ all’interno dei nostri telefoni, e anche del fatto che in base alle risposte che dà Paragon, solo dei governi possono farne utilizzo. Quindi adesso nessuno potrà dire che è un grande complotto di Soros, quello di cui stiamo parlando”. Lo ha detto a LaPresse il fondatore della Ong ‘Mediterranea Saving Humans’ Luca Casarini, commentando il report di Citizen Lab sul caso ‘Paragon’, che ha preso in esame i dati degli smartphone, oltre che di Casarini, anche del direttore di Fanpage.it Francesco Cancellato e di Giuseppe Caccia. “Il report verrà consegnato alle cinque procure che stanno indagando su questo caso di spionaggio, di sorveglianza, nei confronti di 7 persone in Italia, tra cui noi – ha aggiunto -. Naturalmente noi invieremo questo report anche alla Corte Penale internazionale, perchè è chiaro che questo caso è legato al caso Almasri – prosegue Casarini -. Quindi questa attività di spionaggio ha come background la Libia, essendo gli spiati tutti coinvolti sulle attività che riguardano i rifugiati in Libia, e quindi può essere interessante anche per loro”. “Il mio ringraziamento – ha detto Casarini – va a tutti gli ingegneri, a tutti i tecnici, i ricercatori del Citizen Lab che stanno portando avanti questa importante indagine civile sull’attività di spionaggio contro attivisti e giornalisti rilevata in Italia”.
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