Il tesoriere dell'Associazione Luca Coscioni: "Ci sono poi due richieste alla Regione"
La Regione Emilia-Romagna ha risposto alla richiesta di accesso agli atti effettuata dall’Associazione Luca Coscioni in tutte le Regioni d’Italia “con l’obiettivo di avere una ricognizione delle richieste di accesso al suicidio medicalmente assistito, pregresse e pendenti, approvate e respinte, nelle aziende sanitarie sulla base della sentenza della Corte costituzionale 242 del 20192. Lo ha fatto sapere Marco Cappato, Tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni durante una conferenza stampa a Bologna. Dalla risposta della Regione Emilia Romagna, emerge che “risultano pervenute presso le Aziende sanitarie dell’Emilia-Romagna tre richieste di suicidio medicalmente assistito”, di cui una risulta “esitata”. È specificato che per queste richieste “non è mai stato necessario l’intervento dell’Autorità giudiziaria”. Si tratta infatti di casi non seguiti dal team legale dell’Associazione Luca Coscioni. “Dopo l’approvazione in Toscana della legge ‘Liberi Subito’ sul fine vita, promossa dall’Associazione Luca Coscioni, chiediamo che anche il Consiglio Regionale dell’Emilia-Romagna possa finalmente discutere e approvare la nostra proposta di legge”, ha dichiarato .
“C’è poi un’altra richiesta che facciamo al Presidente della Regione Emilia-Romagna: tra due giorni si terrà la Conferenza Stato-Regioni che avrà all’ordine del giorno proprio il tema del fine vita. In quell’occasione, anche la Regione Emilia-Romagna potrà chiedere che si approvino in tutte le altre Regioni delle buone regole e procedure che diano alle persone che soffrono tempi di risposta e modalità certi da parte del Servizio sanitario alla richiesta di aiuto alla morte volontaria”, ha aggiunto l’ex esponente dei Radicali.
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