Un 22enne è morto sul colpo a Pordenone, un 50enne è deceduto in una ditta smaltimento rifiuti a Napoli e un 38enne è stato investito sulla A1

Tre persone morte sul lavoro in poche ore in Italia: una strage, quella delle morti bianche conseguenti agli incidenti sul lavoro, che non accenna a fermarsi. Il più giovane tra le vittime aveva solo 22 anni: si tratta di un operaio morto in un incidente che si è verificato durante il suo turno di lavoro nell’azienda Stm di via Monfalcone a Maniago, in provincia di Pordenone.

Il 22enne è morto sul colpo a causa dell’esplosione di uno stampo d’acciaio. L’incidente è avvenuto nella tarda serata di ieri mentre il giovane, nato a san Vito al Tagliamento e residente a Vajont, era vicino allo stampo che, per cause ancora in corso di accertamento, è esploso. Sono in corso le indagini dei carabinieri di Spilimbergo. Sul posto anche i vigili del fuoco e il personale dello Spisal. L’area è stata posta sotto sequestro. 

Un uomo di 50 anni, invece, dipendente di una ditta di smaltimento rifiuti di Sant’Antonio Abate, in provincia di Napoli, è morto nella tarda serata di ieri durante il suo turno di lavoro. Dalle prime ricostruzioni, il 50enne sarebbe rimasto incastrato con il braccio e la testa nel nastro trasportatore della linea di lavoro. L’area è stata sequestrata. Indagini in corso dei carabinieri della Compagnia di Castellammare di Stabia, del Nucleo Investigativo di Torre Annunziata con la collaborazione del Nil di Napoli e dell’Asl di Napoli. Si chiamava Nicola Sicignano l’operaio morto durante il suo turno di lavoro in una ditta di smaltimento rifiuti a San’Antonio Abate, in provincia di Napoli. Nato a Vico Equense, l’uomo risiedeva a Gragnano.

Sulla dinamica dell’incidente mortale sono in corto le indagini dei carabinieri della Compagnia di Castellammare di Stabia, del Nucleo Investigativo di Torre Annunziata con la collaborazione del NIL di Napoli e dell’Asl di Napoli. 

Infine un operaio di 38 anni ha perso la vita mentre stava lavorando sulla A1 travolto da un autocarro. L’uomo, dipendente di una ditta incaricata di effettuare lavori di manutenzione in autostrada è stato investito e ucciso da un mezzo pesante in transito. L’incidente è avvenuto intorno alle 8 di stamani sulla A1 Milano-Napoli nel tratto compreso tra Orvieto e Fabro, in direzione Firenze, all’altezza del km 446. 

Incidenti lavoro, grave un operaio nel Nuorese

Tra gli incidenti sul lavoro non mortali, questa mattina un operaio ha avuto un incidente alla diga di Cumbidanovu, a Orgosolo, nel Nuorese. Intorno alle 9, un operaio impegnato nel cantiere è precipitato da un’altezza di circa quattro metri nonostante fosse imbragato.

I soccorsi sono stati immediati: un’ambulanza del 118 ha trasportato l’uomo all’ospedale di Nuoro in codice rosso. Le prime diagnosi parlano di un grave trauma al rachide e il lavoratore è ora sottoposto a ulteriori accertamenti. Il cantiere della diga, simbolo delle opere incompiute in Sardegna, ha ripreso le attività nei mesi scorsi con l’obiettivo di completare i lavori entro tre anni. La costruzione dell’infrastruttura era iniziata nel 1989. 

Avs: “Continua la strage silenziosa”

Continua la strage silenziosa dei morti sul lavoro. Anche oggi tre morti. Una strage continua che ha già causato fino ad ora oltre 200 Incidenti mortali secondo l’osservatorio nazionale morti sul lavoro di Bologna. Siamo vicini alle famiglie delle vittime per la perdita dei loro cari e come loro chiediamo giustizia. Non ci rassegniamo a denunciare la drammaticità di questo fenomeno. Trasporti, costruzioni, manifattura, per chi lavora nel nostro paese ci sono gli stessi rischi di una guerra. I dati ci dicono che il rischio di morte per i lavoratori rimane sempre elevato e quasi invariato negli ultimi anni. La situazione diventa sempre più allarmante e il governo sottovaluta”. Lo afferma il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra, Tino Magni.

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