“C’è sicuramente la delusione per il mancato riconoscimento dell’aggravante del metodo mafioso. Noi abbiamo ritenuto ci fossero gli elementi affinché venisse riconosciuta. Ancora una volta a Roma non si è riusciti a fare questo atto di coraggio“. Così Tiziana Siano, legale di parte civile – insieme a Luca Ranalli – della famiglia di Fabrizio Piscitelli detto Diabolik, dopo la sentenza di condanna all’ergastolo nei confronti di Gustavo Alejandro Musumeci (conosciuto con l’alias Raul Esteban Calderon) per l’omicidio del capo ultrà della Lazio, freddato da un colpo di pistola in un parco di Roma nel 2019. “Speriamo che la procura la contesti in sede di appello e che venga riconosciuto il giorno in cui ci sarà il processo contro i mandanti”, aggiungono i legali.

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