L'ex re dei paparazzi in aula a Milano. Avrebbe minacciato di diffondere un video a luci rosse
“Tra tutti i processi che ho avuto questo è il più clamoroso” per la querela di una donna che dice di “essere stata costretta ad avere rapporti sessuali e violentata mentre mi mandava messaggi con scritto ‘facciamo l’amore’. Bisognerebbe indagarla per calunnia”. Così Fabrizio Corona rilasciando dichiarazioni spontanee in tribunale a Milano al termine del processo che lo vede imputato di tentata estorsione con l’accusa di aver minacciato una donna di diffondere un loro video sessuale in seguito a un contenzioso lavorativo. Corona si è scusato in aula “per il comportamento che ho avuto in alcune udienze” ma “credo che questi luoghi debbano diventare luoghi di giustizia” mentre nel processo ci sarebbe la “prova documentata di una bugia”, cioè una chat tra i due che la difesa ritiene alterata dalla donna. “E’ venuta qua a mentire in un’aula di tribunale – ha detto l’ex fotografo dei vip – deve essere indagata e condannata perché sfruttano le aule di giustizia, queste cose non possono succedere, fanno processi di mesi e mesi per cose inesistenti”. Durante l’arringa difensiva i legali di Corona hanno preannunciato possibili azioni legali nei confronti dell’accusatrice.
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