Giubileo, Giulio De Rita (Censis): “Il 55% dei cattolici italiani non partecipa alla vita della Chiesa”

Le parole del ricercatore in vista del convegno "La responsabilità della Speranza e il lavoro dello spirito"

(LaPresse) – Ben oltre la metà degli italiani che si dichiarano cattolici non praticano la loro fede. Nell’anno del Giubileo l’istituto di ricerca del Censis indaga sui numeri e sulle cause di un fenomeno che riguarda la spiritualità, ma non solo, degli italiani. “Questo è l’anno del Giubileo della speranza. La speranza per un cattolico è un qualcosa per cui bisogna attivarsi. Non è qualcosa che si attende. Abbiamo fatto una prima autocritica interna e ci siamo resi conto che c’è una grandissima componente di cattolici che abbiamo definito «credenti non presenti». Cioè il 70% degli italiani si dichiara cattolico e di questi il 55% non è presente nella vita della Chiesa” spiega il ricercatore Giulio De Rita in occasione del convegno di sabato 29 marzo “La responsabilità della Speranza e il lavoro dello spirito” nella Basilica di San Giovanni in Laterano a Roma. Tra i relatori dell’evento il Cardinale Vicario Baldassarre Reina e il professor Massimo Cacciari. “I credenti non presenti” continua De Rita, “sono persone che credono in Dio, in Gesù, nella Madonna e nei riti ma che non frequentano. Ci siamo resi conto che la causa è quella che consideriamo una tendenza a tralasciare. Non è l’idea che la religione non sia importante ma è una sorta di pigrizia, di lasciare andare”. “È se ci pensiamo” conclude il ricercatore, “la stessa tendenza che riguarda l’andare a votare, la vita civile, di occuparsi del Paese. Rianimare quel 55% di credenti significa rianimare un po’ anche il Paese”.