Saranno analizzati i profili genetici sotto le unghie di Chiara Poggi, uccisa il 13 agosto 2007

La gip di Pavia, Daniela Garlaschelli, ha fissato per il 9 aprile l’incidente probatorio per le analisi genetiche su Andrea Sempio nella nuova inchiesta sul delitto di Garlasco e l’omicidio di Chiara Poggi. La gip ha accolto la richiesta dei pubblici ministeri Valentina De Stefano e l’aggiunto Stefano Civardi di procedere all’accertamento della comparazione del dna del 37enne con le tracce genetiche trovate sulle unghie della 26enne, uccisa il 13 agosto 2007, e con quelle su altri reperti mai analizzate.

Nominato il perito del caso Yara per analisi genetica

La gip di Pavia, Daniela Garlaschelli, ha nominato il professor Emiliano Giardina come perito che si occuperà dell’incidente probatorio per la maxi analisi genetica su Andrea Sempio per il delitto di Garlasco. Emerge dall’ordinanza con cui ha notificato ai difensori di Sempio, avvocati Massimo Lovati e Angela Taccia, i legali della famiglia Poggi, Gian Luigi Tizzoni e Francesco Compagna, e quelli di Alberto Stasi, Giada Bocellari e Antonio De Rensis, l’accoglimento dell’istanza della Procura di Pavia di procedere a “perizia genetica forense nelle forme dell’incidente probatorio”, fissando il 9 aprile alle 11 la data per il conferimento dell’incarico al professore associato di Genetica all’Università di Roma Tor Vergata, già consulente per l’omicidio di Yara Gambirasio. 

Gip: “Confrontare Dna con uomini di casa Poggi”

Il dna trovato sulle unghie di Chiara Poggi potrebbe essere confrontato anche con quello dei “membri di sesso maschile della famiglia Poggi” e di “altri eventuali” uomini che “frequentavano abitualmente” la “casa” di Garlasco. È quanto emerge dall’ordinanza di fissazione dell’incidente probatorio da parte della gip di Pavia che ha accolto la richiesta dei pm Valentina De Stefano e l’aggiunto Stefano Civardi. Un’eventuale lista dei “soggetti da considerare” per accertare la “corrispondenza o compatibilità” del dna, estrapolato dal consulente della Corte d’assise d’appello di Milano nel processo bis che ha condannato Alberto Stasi, professor Francesco De Stefano, su quello presente su “campioni biologici e reperti” mai analizzati o sui “para-adesivi” per le impronte del RIS di Parma utilizzati sulla scena del crimine, dovrà essere stilata “nel contraddittorio” tra Procura e le difese. Di certo comporterà anche “accertamenti o prelievi su persone viventi”, scrive la gip Daniela Garlaschelli. 

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