Arresti domiciliari per Alfonso D'Eugenio e interdizione per gli ingegneri Melchiorre e Passaleva: l'ipotesi di reato è omicidio colposo e lesioni colpose
Il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Firenze, Antonella Zatini, su richiesta della procura fiorentina, ha disposto misure cautelari per tre indagati nell’ambito dell’inchiesta sul crollo nel cantiere dell’Esselunga in via Mariti, a Firenze, avvenuto il 16 febbraio dello scorso anno e che causò la morte di 5 operai. Il giudice ha ritenuto che sussista il rischio di reiterazione dei reati e stabilito la misura degli arresti domiciliari nei confronti di Alfonso D’Eugenio, il legale rappresentante della ‘Rdb.Ita‘, l’azienda che ha realizzato la trave che crollò, mentre ha disposto l’interdizione per gli ingegneri Carlo Melchiorre, progettista della ‘Rdb Ita’, e Marco Passaleva, direttore dei lavori all’interno del cantiere, rispettivamente di nove mesi per il primo e sei mesi per il secondo. Le misure cautelari sono state notificate dagli uomini della squadra mobile di Firenze. Per tutti e tre gli indagati i reati ipotizzati sono omicidio colposo e lesioni colpose, per Melchiorre anche l’ipotesi di crollo in concorso.
Firenze, per la procura il crollo dovuto a errore di progettazione di una trave
La procura di Firenze, fa sapere in una nota il procuratore Filippo Spiezia, aveva richiesto anche l’applicazione della misura dell’interdizione dall’esercizio dell’attività nei riguardi della società ‘Rdb Ita’, ma “dal momento che il Giudice per le indagini preliminari ha già disposto il sequestro preventivo dei complessi aziendali e delle quote sociali delle società Rdb Ita e Italprefabbricati e ha nominato un amministratore giudiziario, che è stato immesso nei suoi poteri e ha iniziato a esercitare le funzioni conferite dal Giudice e che tali provvedimenti sono stati confermati dal Tribunale del Riesame, questo Ufficio ha, allo stato, revocato la richiesta di misura interdittiva originariamente avanzata”. Secondo la procura, cinque operai persero la vita e altri tre rimasero feriti a causa dell’errore di progettazione di una trave realizzata da Italprefabbricati, che poi cedette causando il crollo di altre cinque travi e il collasso dei solai.
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