Il giovane nell'interrogatorio davanti al Gip: "Ha gridato poco, poi l'ho messa in due sacchi"

“Sofi, non so se sto per fare una cazz…, ma vado a casa di un tizio che ho conosciuto per strada“. È uno dei passaggi delle conversazioni in chat, visionate da LaPresse, in cui Mark Samson si appropriava dell’identità della sua ex fidanzata Ilaria Sula dopo averla uccisa e scriveva a un’amica con il suo cellulare per depistare le indagini. I messaggi sono del 26 marzo, poco dopo l’omicidio della studentessa universitaria, avvenuto nell’appartamento di Samson in via Homs 8 nel quartiere africano a Roma. Nella prima parte delle conversazioni l’amica di Ilaria sembra credere a quanto affermato dalla persona che pensava fosse la giovane. A un certo punto, la ragazza scrive “Stai attenta“, e in risposta Samson allega la foto di un ragazzo su un’altalena. Il giovane, che si spacciava per Ilaria Sula, scrive ancora: “Ci siamo visti all’uscita della Sapienza e mi ha chiesto se mi andava di uscire oggi così a caso”. Quando l’amica però le chiede di inviarle la posizione la risposta è “non posso ciccia scusa, sono nella mer…, ma riesco ad uscirne da sola”.

Le chat in cui Mark Samson si fingeva Ilaria Sula parlando con un'amica
Le chat in cui Mark Samson si fingeva Ilaria Sula parlando con un’amica

Samson al gip: “Ha gridato poco, poi l’ho messa in due sacchi”

Samson, detenuto per l’omicidio nel carcere romano di Regina Coeli, così ha confessato il delitto nell’interrogatorio davanti alla Gip del Tribunale di Roma, Antonella Minunni. “Le ho dato due coltellate da dietro, con il coltello che avevamo utilizzato per tagliare la mortadella. Ilaria non si è accorta di nulla, ha gridato poco“, si legge in uno dei passaggi del verbale di interrogatorio, che LaPresse ha visionato. A quel punto la magistrata domanda a Samson: “Quindi ha perso la vita subito?”. E il ragazzo risponde che “è morta subito“. La Gip incalza ancora con un’altra domanda: “Dopodiché ti ritrovi con il corpo di Ilaria nella tua stanza priva di vita alle 11 del mattino del 26 marzo, cosa fai?”. E lui risponde: “Lo metto in due sacchi, che avevo in cucina, ho controllato se fosse viva Ilaria ma era morta, per terra, le ho messo un sacco sulla testa fino al bacino, poi sono rimasto lì immobilizzato e traumatizzato per quello che avevo fatto. Mi sentivo vuoto. Allora decisi di nasconderla dentro una valigia che trovavo in camera dei miei. Dopo l’ho messa fuori dalla mia camera (nel corridoio, ndr), dopo averla avvolta in altri due sacchi, uno sulla testa della valigia e l’altro sui piedi“.

Autopsia: Ilaria tramortita da Samson prima dell’omicidio

E l’autopsia sul corpo della studentessa, apprende LaPresse, svelerebbe che Ilaria Sula potrebbe essere stata tramortita da Mark Samson prima di essere accoltellata. Secondo il medico legale ci sarebbero alcuni elementi che dimostrerebbero che la vittima si sarebbe difesa. 

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