Dopo la messa e dopo l'incontro con il vicepresidente americano JD Vance

Migliaia di persone sono oggi in piazza San Pietro in Vaticano per la Messa della domenica di Pasqua. Già dalle prime ore del mattino si sono formate lunghe code di fedeli agli ingressi. La Messa è stata celebrata dal cardinale Angelo Comastri.  In seguito Bergoglio, che già ieri, ha manifestato il desiderio di essere presente alla benedizione ‘Urbi et Orbi’ si è affacciato dalla Loggia centrale sulla piazza e dopo il messaggio pasquale letto dal maestro delle cerimonie, ha impartito la benedizione Urbi et Orbi. In precedenza il Pontefice ha incontrato il vicepresidente Usa JD Vance a Santa Marta.

Papa scende tra i fedeli in piazza San Pietro

 È durato un quarto d’ora il giro di Papa Francesco in Papamobile per salutare i fedeli presenti in piazza San Pietro per la domenica di Pasqua. Bergoglio dopo aver fatto il giro della piazza e arrivato su via della Conciliazione. Poi il rientro in Vaticano. Durante il percorso più volte il Pontefice si è fermato per salutare i bambini presenti. 

Il messaggio di Francesco dalla Loggia

Cari fratelli e sorelle buona Pasqua”. Lo ha detto Papa Francesco affacciandosi dalla Loggia centrale di San Pietro. Bergoglio ha poi invitato “il maestro delle cerimonie” a leggere il messaggio pasquale. “Quanta volontà di morte vediamo ogni giorno nei tanti conflitti che interessano diverse parti del mondo. Quanta violenza vediamo spesso anche nelle famiglie, nei confronti delle donne o dei bambini” si legge nel testo. “Vorrei che tornassimo a sperare che la pace è possibile. Dal Santo sepolcro, Chiesa della risurrezione, dove quest’anno la Pasqua è celebrata nello stesso giorno da cattolici e ortodossi, s’irradi la luce della pace su tutta la Terra Santa e sul mondo intero” sottolinea ancora il Pontefice.

Papa: “A Gaza situazione ignobile, cessare fuoco e liberare ostaggi”

“Sono vicino alle sofferenze dei cristiani in Palestina e in Israele, così come a tutto il popolo israeliano e a tutto il popolo palestinese. Preoccupa il crescente clima di antisemitismo che si va diffondendo in tutto il mondo. In pari tempo, il mio pensiero va alla popolazione e in modo particolare alla comunità cristiana di Gaza, dove il terribile conflitto continua a generare morte e distruzione e a provocare una drammatica e ignobile situazione umanitaria. Faccio appello alle parti belligeranti: cessate il fuoco, si liberino gli ostaggi e si presti aiuto alla gente, che ha fame e che aspira ad un futuro di pace”. Così Papa Francesco nel messaggio pasquale letto dal maestro delle cerimonie. “Preghiamo per le comunità cristiane in Libano e in Siria che, mentre quest’ultimo Paese sperimenta un passaggio delicato della sua storia, ambiscono alla stabilità e alla partecipazione alle sorti delle rispettive nazioni. Esorto tutta la Chiesa ad accompagnare con l’attenzione e con la preghiera i cristiani dell’amato Medio Oriente. Un pensiero speciale rivolgo anche al popolo dello Yemen, che sta vivendo una delle peggiori crisi umanitarie ‘prolungate’ del mondo a causa della guerra, e invito tutti a trovare soluzioni attraverso un dialogo costruttivo”, ha aggiunto il Papa.

Papa: “Pace per la martoriata Ucraina e tra Armenia e l’Azerbaigian”

“Cristo risorto effonda il dono pasquale della pace sulla martoriata Ucraina e incoraggi tutti gli attori coinvolti a proseguire gli sforzi volti a raggiungere una pace giusta e duratura”. Così Papa Francesco nel messaggio pasquale letto dal maestro delle cerimonie. “In questo giorno di festa pensiamo al Caucaso meridionale – scrive ancora il Papa – e preghiamo affinché si giunga presto alla firma e all’attuazione di un definitivo accordo di pace tra l’Armenia e l’Azerbaigian, che conduca alla tanto desiderata riconciliazione nella Regione. La luce della Pasqua ispiri propositi di concordia nei Balcani occidentali e sostenga gli attori politici nell’adoperarsi per evitare l’acuirsi di tensioni e crisi, come pure i partner della regione nel respingere comportamenti pericolosi e destabilizzanti”. 

Papa: “Non c’è pace senza disarmo”

 “Nessuna pace è possibile laddove non c’è libertà religiosa o dove non c’è libertà di pensiero e di parola e il rispetto delle opinioni altrui. Nessuna pace è possibile senza un vero disarmo. L’esigenza che ogni popolo ha di provvedere alla propria difesa non può trasformarsi in una corsa generale al riarmo. La luce della Pasqua ci sprona ad abbattere le barriere che creano divisioni e sono gravide di conseguenze politiche ed economiche. Ci sprona a prenderci cura gli uni degli altri, ad accrescere la solidarietà reciproca, ad adoperarci per favorire lo sviluppo integrale di ogni persona umana”. Così Papa Francesco nel messaggio pasquale letto dal maestro delle cerimonie. 

Papa: “Aiutare popolo Myanmar devastato da terremoto e tormentato da conflitto”

“In questo tempo non manchi il nostro aiuto al popolo birmano, già tormentato da anni di conflitto armato, che affronta con coraggio e pazienza le conseguenze del devastante terremoto a Sagaing, causa di morte per migliaia di persone e motivo di sofferenza per moltissimi sopravvissuti, tra cui orfani e anziani. Preghiamo per le vittime e per i loro cari e ringraziamo di cuore tutti i generosi volontari che svolgono le attività di soccorso. L’annuncio del cessate il fuoco da parte di vari attori nel Paese è un segno di speranza per tutto il Myanmar. Faccio appello a tutti quanti nel mondo hanno responsabilità politiche a non cedere alla logica della paura che chiude, ma a usare le risorse a disposizione per aiutare i bisognosi, combattere la fame e favorire iniziative che promuovano lo sviluppo. Sono queste le ‘armi’ della pace: quelle che costruiscono il futuro, invece di seminare morte”. Così Papa Francesco nel messaggio pasquale letto dal maestro delle cerimonie. 

L’omelia del Papa durante la messa

“Con tanta emozione do lettura dell’omelia che Papa Francesco ha preparato per questo luminoso e intramontabile giorno di Pasqua”. Così il cardinale Angelo Comastri, prima della lettura dell’omelia di Papa Francesco per la Messa di Pasqua. 

Papa: “Gesù non è statua da museo, cercarlo tra fratelli”

Il Papa, nell’omelia inviata per la domenica di Pasqua, esorta a “non stare fermi” e a “cercare Gesù”, che non è“un eroe del passato” e non va pensato “come una statua sistemata nella sala di un museo”. Gesù, sottolinea il Papa, è “presente ovunque, dimora in mezzo a noi, si nasconde e si rivela anche oggi nelle sorelle e nei fratelli che incontriamo lungo il cammino, nelle situazioni più anonime e imprevedibili della nostra vita”. 

“La fede pasquale, che ci apre all’incontro con il Signore Risorto e ci dispone ad accoglierlo nella nostra vita, è tutt’altro che una sistemazione statica o un pacifico accomodarsi in qualche rassicurazione religiosa” continua il testo di Bergoglio. “La speranza più grande della nostra vita” è quella di “vivere questa esistenza povera, fragile e ferita aggrappati a Cristo, perché lui ha vinto la morte, vince le nostre oscurità e vincerà le tenebre del mondo, per farci vivere con Lui nella gioia, per sempre” precisa il Pontefice “Il Giubileo ci chiama a rinnovare in noi il dono di questa speranza, a immergere in essa le nostre sofferenze e le nostre inquietudini, a contagiarne coloro che incontriamo sul cammino, ad affidare a questa speranza il futuro della nostra vita e il destino dell’umanità”.

Papa: “Giubileo rinnovi speranza di vita fragile aggrappati a Cristo”

“La speranza più grande della nostra vita” è quella di “vivere questa esistenza povera, fragile e ferita aggrappati a Cristo, perché lui ha vinto la morte, vince le nostre oscurità e vincerà le tenebre del mondo, per farci vivere con Lui nella gioia, per sempre”. Lo scrive Papa Francesco nell’omelia della Messa della domenica di Pasqua, letta dal cardinale Angelo Comastri, che presiede la funzione. “Il Giubileo ci chiama a rinnovare in noi il dono di questa speranza, a immergere in essa le nostre sofferenze e le nostre inquietudini, a contagiarne coloro che incontriamo sul cammino, ad affidare a questa speranza il futuro della nostra vita e il destino dell’umanità”. 

 

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata

Tag: ,