Le truffe a 660 chilometri di distanza per estorcere più soldi possibili

Truffe a centinaia di chilometri di distanza che valgono migliaia di euro. “Siamo i Carabinieri di Via Magellano”. Caltagirone, provincia di Catania, e in alcuni appartamenti squilla il telefono. Anziani rispondono ed entrano così in un vortice fatto di paura e debolezza. Ennesimi tentativi di truffa con lo scopo di estorcere più soldi possibili utilizzando come arma l’affetto per i propri cari. A 660 chilometri di distanza tra le menti di questo delitto, c’è anche un 16enne. Napoli, quartiere Stella, i carabinieri del nucleo operativo della locale compagnia che hanno puntato un appartamento di via Tronari. Siamo al limite del quartiere Stella, a due passi dai gradoni di Capodimonte. L’appartamento del piccolo palazzo è al piano terra con una porta blindata sul lato della facciata ristrutturata che copre quei meravigliosi antichi paesaggi ricchi di storia e dignità. I carabinieri attendono il momento opportuno con la consapevolezza che non ci sono altre vie di fuga. Sono davanti al portone e la frase è inequivocabile: “Dite alla signora che sono l’avvocato….”. È il momento dell’irruzione. Passano pochi minuti, si entra in casa con non poche difficoltà e i carabinieri bloccano tre persone al loro interno che tentano di disfarsi delle prove. Nell’appartamento il 26enne Antonio Palmieri, il 25enne Francesco Renna e un 16enne. I maggiorenni sono entrambi già noti alle forze dell’ordine mentre il minorenne è incensurato.

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