La titolare Lorenza Roiati dice a LaPresse: "Non ci dobbiamo vergognare, altri sì"
Un cartello con la scritta “25 aprile buono come il pane. Bello come l’antifascismo“. È quello affisso in centro ad Ascoli Piceno da Lorenza Roiati, titolare del panificio Assalto ai Forni in piazza Arringo, che ha denunciato di essere stata identificata dalla polizia.
Il fatto
“Abbiamo esposto il nostro striscione celebrativo, per festeggiare questa giornata importantissima per noi. Facendo riferimento al pane e all’antifascismo. Una cosa innocua. Ma invece siamo stati identificati per due volte, prima dalla Polizia con la volante per segnalare lo striscione e il suo contenuto. Poi, dopo due ore, sono arrivati tre agenti in borghese, probabilmente della Municipale, e hanno chiesto, testuali parole ‘se ci assumevamo la paternità dello striscione’. “Abbiamo chiesto il perché di tutto questo interessamento, nei confronti di un innocuo cartellone esposto per il 25 aprile. Ovviamente non abbiamo avuto risposte”, racconta a LaPresse Lorenza Roiati, titolare del panificio
Piazza Arringo piena di sostenitori
Nel frattempo piazza Arringo si è riempita di persone per sostenere Arioti, ma lei vuole fare chiarezza: “Vogliamo sapere il perché di tutto questo. Non abbiamo avuto risposte né la prima volta né la seconda. Da nessuno. Gli agenti ci hanno solo detto che non c’è alcuna questione penale. Tra l’altro il palazzo è della mia famiglia, non c’è alcuna violazione della proprietà privata e il messaggio non contiene alcun tipo di parole di odio o violenza. Ma solo festeggiare insieme il 25 aprile, visto che siamo aperti”. “Ogni anno – spiega – mettiamo degli striscioni ma non era mai successo niente. Una segnalazione durante il Covid quando non circolava nessuno, noi potevamo perché avendo un forno eravamo aperti. Li eravamo stati identificati perché c’era uno stato di emergenza”. Arioti risponde al telefono, in una Ascoli Piceno sotto la pioggia che sta festeggiando il 25 aprile: “Ad Ascoli applicano le direttive che arrivano, bisogna chiedersi quali sono. Questa cosa è diventata virale, la figuraccia che hanno fatto è stata grande. Siamo contenti che grazie ai social il messaggio è passato. Intanto il collettivo Caciara ha dirottato tutte persone davanti al forno e ci stanno sostenendo. Noi non dobbiamo vergognarci, altri forse sì”. Ascoli Piceno è anche città medaglia d’oro al valor militare per attività partigiana, “Sì, mio nonno e mio zio sono stati decorati con la medaglia al valore partigiano”, conclude.
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