Palermo, sparatoria a Monreale dopo una lite: 3 morti

Il fatto è accaduto nei pressi della centrale piazza Vittorio Emanuele. Una delle vittime è morta per difendere la fidanzata e il cugino

È di 3 morti il bilancio di una sparatoria avvenuta la notte scorsa a Monreale, in provincia di Palermo. Il fatto è accaduto nei pressi di piazza Vittorio Emanuele, nel centro del paese. Sul posto sono intervenuti i carabinieri per i rilievi e le indagini.

L’agguato in centro a Monreale

Le tre vittime sono Salvatore Turdo, Massimo Pirozzo e Andrea Miceli, di rispettivamente 24, 25 e 26 anni. Sarebbero tutti amici che facevano parte di un gruppo di ragazzi incensurati attaccato, secondo le prime ricostruzioni, da un gruppo di palermitani. Il fatto è accaduto davanti al locale ‘365’, tra via Benedetto d’Acquisto e piazza Duomo. 

La sparatoria dopo una rissa per futili motivi

La sparatoria sarebbe avvenuta dopo una rissa scoppiata per futili motivi e durata circa 10 minuti, al termine della quale il gruppo dei palermitani sembrava essersi dileguato a bordo dei loro scooter. Pochi minuti dopo, però, i giovani sono ritornati e due di loro hanno estratto la pistola esplodendo almeno 16 colpi. 

Due giovani dello Zen interrogati in caserma

Due giovani del quartiere Zen di Palermo sono sotto torchio nella caserma del comando provinciale dei carabinieri di Palermo come sospettati della strage. I carabinieri del reparto operativo li stanno interrogando dopo aver visto le telecamere dei molti locali di via Benedetto d’Acquisto e ascoltato le testimonianze di decine di persone presenti al momento della sparatoria. Dalle prime indagini emerge che il gruppo dello Zen, circa una decina di persone, stesse provando a rubare alcuni scooter parcheggiati nella via che collega piazza Duomo al belvedere. La rissa poi sfociata in sparatoria è scoppiata proprio perché i giovani di Monreale si sono accorti delle intenzioni del gruppo dello Zen e hanno provato a difendere i loro scooter. In un primo momento i ragazzi di Monreale sono riusciti a respingere l’aggressione di quelli dello Zen, che però pochi minuti dopo sono tornati armati di almeno due pistole. Per gli inquirenti sarebbero due i giovani che hanno sparato contro i ragazzi di Monreale. Entrambi sarebbero stati individuati grazie alle telecamere che hanno inquadrato lo scooter con cui si sono allontanati. Per quello stesso motociclo, in mattinata, il proprietario aveva sporto denuncia di furto. Ma si tratta di una delle persone trattenute in caserma dai carabinieri per essere interrogate: una delle ipotesi è infatti che abbia simulato il furto per dimostrare che non era lui quello inquadrato alla guida. 

Una vittima è morta per difendere la fidanzata e il cugino

Intanto emergono altri dettagli sulla strage. Uno dei giovani uccisi, il 26enne Andrea Miceli, sarebbe morto dopo aver difeso la fidanzata dalla ferocia del gruppo dello Zen. Ha infatti prima messo al sicuro la ragazza chiudendola in auto e dicendole di rimanere nascosta all’interno, per poi andare a difendere il cugino Salvatore Turdo dall’aggressione dei palermitani. Pochi secondi dopo, mentre difendeva il cugino, è stato raggiunto dai colpi di pistola. Sia Miceli che Turdo sono caduti sull’asfalto. Turdo è morto subito, mentre Miceli è stato ricoverato in condizioni disperate all’ospedale Civico dove è morto poche ore dopo.